Accardi: “Chi critica Mbaye e Dodò sbaglia. Caos Inter? Una soluzione ci sarebbe, eccola”

Beppe Accardi
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MILANO – Intervenuto ai microfoni di ‘Calcionews24’, l’agente Beppe Accardi ha valutato la prova di Ibrahima Mbaye nella sfida di ieri tra Inter e Saint-Etienne. Ecco le parole del procuratore: “Molti hanno criticato il mio assistito, ma prima di dire la mia opinione vi ricordo che Mbaye è un difensore e ricordo che dalla sua parte i francesi non sono mai passati. Poi ok, i nerazzurri hanno fatto fatica sulle fasce, ma forse è perché la gara era stata impostata in un certo modo. Ho letto diversi commenti anche su Dodò, ma non è facile andare dentro ed attaccare se ricevi la palla quando sei già alto. Spero che l’Inter non si sia accontentata del pari, ma comunque parlando del mio assistito posso dire che ha fatto bene, nel primo tempo ha fatto anche una chiusura importante, la sua prova non si può giudicare negativa.

Accardi analizza poi il periodo non facile per i nerazzurri: “Ambiente? L’Inter dovrebbe fare un blocco unico, tutti dovrebbero essere coinvolti e le polemiche dovrebbero restare fuori: i nerazzurri non hanno bisogno di tutte queste faide interne, ognuna di queste cose destabilizza l’ambiente e quando l’ambiente non è sereno la squadra non può non risentirne. L’Inter è un bene dei tifosi, capisco quello che sta succedendo ma se non si trova un minimo di serenità io la vedo dura. Moratti? E’ stato l’Inter, come tutta la sua famiglia ha dato tantissimo all’Inter e senza dubbio resterà nella storia. Nello sport esistono alti e bassi, ma Moratti ci ha messo anima e cuore e, soprattutto, un mucchio di soldi. Forse avrebbe potuto gestire meglio qualcosa, ma nella vita non esistono geni o fenomeni. Esistono però le persone che lavorano fianco a fianco per un bene comune, e all’Inter manca questo ora: manca l’alchimia giusta tra le parti, non c’è serenità e lui ha scelto di defilarsi per amore dei colori nerazzurri. Botta e risposta? Potevano essere evitati, quando le cose vanno male si rischia che tutto possa diventare una giustificazione: ora serve gente che si metta l’elmetto e vada a combattere. Vi faccio un esempio: quando Ferrero è arrivato alla Sampdoria tutti ridevamo per le sue dichiarazioni e ci chiedevamo dove sarebbe arrivata la squadra. Ora è terza, ed anche se il campionato è lungo lui con i suoi modi di fare ha portato allegria e serenità all’ambiente. E’ un personaggio positivo, io sono convinto che l’Inter abbia un’ottima squadra ma deve ritrovare la serenità. Forse servirebbe andare in ritiro, in un posto lontano dalle polemiche in cui riuscivi a fare gruppo e a ritrovare la giusta concentrazione. Quando giocavo io si faceva così, se le cose non andavano.

Sul possibile attrito tra Moratti e Thohir: “Moratti lo conosciamo tutti, quando parla dell’Inter lo fa con il cuore in mano. Nelle sue dichiarazioni non ci sono mai interessi. Sono convinto che entrambi siano persone intelligenti e capaci, insieme troveranno la via per fare il bene della società. Credo che Moratti volesse più che altro stimolare l’ambiente, anche se forse non c’è riuscito”.

A.C.

 

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