Inter, Sneijder l’emarginato: rottura e addio a giugno?

Wesley Sneijder - Getty Images

INTER SNEIJDER PANCHINA RANIERI / MILANO – Al di là delle dichiarazioni di circostanza, il feeling tra Claudio Ranieri e Wesley Sneijder non è mai sbocciato. Questione di schemi, di idee tattiche che non hanno mai collimato con la fantasia – altalenante – del trequartista olandese. Il tecnico romano indubbiamente ci ha provato: un po’ come Gasperini tentò nella sua breve gestione – schierandolo come centrocampista centrale – ‘tinkerman‘ le ha tentate tutte, in primis dietro le due punte, poi da esterno del 4-2-3-1, per finire come seconda punta alle spalle dei vari Milito o Pazzini. In tutte e tre le circostanze Sneijder ha profondamente deluso, trascinato più di ogni altro dalla confusione generale della squadra, e dalle scarse prestazioni di centrocampisti e attaccanti, un tempo partner ideali al servizio della fantasia dell’olandese. Oggi non è più così: Ranieri deve fare di necessità virtù, e giocarsi – secondo la propria filosofia calcistica – le ultime cartucce per restare in sella al cavallo indomabile chiamato Inter.

Domenica al ‘Meazza’ arriverà il Catania, squadra pericolosa, soprattutto per la velocità dei suoi attaccanti, vista anche la precarietà della difesa nerazzurra. Per questo, e per altri motivi che solo Ranieri sa, probabilmente Sneijder non ci sarà: il tecnico nerazzurro avrebbe infatti intenzione di lasciare in panchina il numero 10, scelta discutibile o meno, ma che potrebbe ulteriormente aggravare il rapporto – già in crisi – dell’olandese con la società nerazzurra. Da stella indiscussa della squadra, a un semplice panchinaro, anche se di lusso. Un deteriorarsi dei rapporti che probabilmente sancirà l’addio a giugno del fantasista con destinazione Premier League. Questo è il brutto del calcio, quel che conta è solo il presente, per i ricordi e per i successi del passato – vedi il Triplete – non ci sarà più spazio nell’Inter del futuro.

 

Raffaele Amato

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