Juventus-Inter, una rivalità nata oltre mezzo secolo fa: tutto iniziò con…

Umberto Agnelli - Getty Images

JUVENTUS-INTER RIVALITA’ AGNELLI RONALDO / MILANO – Tutto ebbe inizio 51 anni fa, ovviamente con un furto ai danni dell’Inter… La sfida tra la ‘Beneamata’ e la Juventus è la più sentita del campionato di Serie A non solo sul campo ma anche tra le tifoserie e, non a caso, viene definita derby d’Italia. La grande rivalità tra i due club risale ad un episodio della stagione 1960-61: bianconeri e nerazzurri erano in lotta per lo scudetto e nello scontro diretto di Torino l’arbitro sospesa la partita per invasione di campo di alcuni tifosi juventini senza biglietto e, secondo regolamento, all’Inter fu assegnata la vittoria a tavolino. Ma poi la CAF (Commissione di Appello Federale) sovvertì la decisione ed ordinò di rigiocare la partita: una scelta clamorosa dietro la quale si nascondeva la regia nemmeno troppo occulta di Umberto Agnelli, allora patron della Juve e contemporaneamente presidente della Figc. Il numero uno nerazzurro Angelo Moratti, per protesta, mandò a giocare la Primavera che fu sconfitta col famoso 9-1.

Dopo un periodo di calma la rivalità si è riaccesa nel 1998: in un campionato dominato dall’Inter, la Juventus resta in corsa per lo scudetto grazie ad una serie imbarazzante di favori arbitrali che culminano col mancato rigore non concesso da Ceccarini a Ronaldo per fallo di Iuliano nello scontro diretto. Discorso analogo nel 2002, quando i nerazzurri persero il primo posto all’ultima giornata contro la Lazio, ma senza i torti subiti da De Santis e compagni la squadra di Cuper si sarebbe presentata all’Olimpico con lo scudetto già cucito sul petto. Nel 2006 la più bella delle rivincite per i nerazzurri: la giustizia sportiva prima e quella penale poi riconoscono che Moggi e soci hanno dato vita ad una associazione a delinquere e la Juventus viene retrocessa in Serie B, facendo diventare l’Inter l’unica squadra italiana ad aver disputato tutti i campionati di Serie A.

Maurizio Russo

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