Lazio-Inter 3-1, Stramaccioni: “Poco concreti e sfortunati. Su futuro e mercato…”

Andrea Stramaccioni - Getty Images

LAZIO-INTER 3-1, PARLA STRAMACCIONI / ROMA – La rimonta non è riuscita. Nonostante i buoni risultati ottenuti durante la sua gestione, Andrea Stramaccioni non ha centrato la qualificazione in Champions e la sconfitta nello scontro diretto con la Lazio costringerà i nerazzurri a giocare i preliminari di Europa League ad inizio agosto: “Peccato, avevamo fatto un ottimo primo tempo senza concedere nulla e l’occasione di Milito poteva portarci all’intervallo sul 2-0: non abbiamo concretizzato quanto creato a differenza di quanto fatto da loro nella ripresa – ha detto il tecnico dell’Inter a ‘SkySport’ – Ancora una volta c’è rammarico per aver preso due gol in quattro minuti, complimenti alla Lazio. Il terzo gol poi rende il risultato più netto di quanto visto campo: dopo il 2-1 eravamo andati più vicini noi al pareggio con il palo di Pazzini, ma non vedo Giampaolo in difficoltà: ha avuto la nostra miglior occasione per pareggiare, è un po’ sfortunato: ha sempre una palla gol, ma non riesce a buttarla dentro. Ora dobbiamo anticipare di un paio di settimane la preparazione, ma non è un dramma. Le assenze? E’ normale che oggi si è vista una squadra diversa da quella delle altre otto gare, ma è scesa comunque in campo l’Inter migliore. La partita è cambiata al gol di Kozak, dove abbiamo sbagliato noi a lasciarlo colpevolmente solo, poi c’è stata la grande azione di Lulic e il gran gol di Candreva“.

Inevitabile la domanda sul futuro suo e della squadra: “Questa partita non cambia nulla, siamo ad un giro di boa importante e dal presidente al direttore siamo tutti molto uniti: stanno già lavorando per riportare l’Inter a lottare per il vertice. Mercato? Dobbiamo riflettere e capire cosa serve. Il sesto posto non soddisfa ne noi nè i tifosi, ma in queste nove partite ho visto l’Inter crescere: anche oggi siamo venuto all’Olimpico e per 55 minuti abbiamo fatto noi la partita e l’avevamo in mano fino al pareggio” conclude Stramaccioni.

M.R.

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