Inter, Stramaccioni, Angeloni, Fassone: l’inizio di una nuova era

Massimo Moratti (Getty Images)

INTER STRAMACCIONI ANGELONI FASSONE / MILANO – Da tempo era nell’aria, ormai l’esigenza così forte di dare una scossa tecnica e dirigenziale, da parte di Massimo Moratti, sembrava essere quasi un’esigenza. Con l’Inter del ‘triplete’ si era chiuso un gran ciclo, bello e vincente, con una squadra in grado di distruggere chiunque incontrava sulla sua strada. Dall’addio di Mourinho il vuoto: Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, senza dimenticare le illustri cessioni di Balotelli ed Eto’o avevano calato il sipario su quella formazione incredibile. E adesso? Si cambia look, così come spesso il patron dei nerazzurri aveva affermato (L’Inter che verrà sarà formata da giovani in grado di far fare il salto di qualità, nrd), perché in corso Vittorio Emanuele c’è bisogno di dare un nuovo volto, un nuovo progetto, ad una società che vuole tornare sul tetto del mondo.

CAMBIO DI ROTTA – Il restyling parte proprio dalla panchina, affidata al giovane tecnico Andrea Stramaccioni, appena fresco di rinnovo, che ha avuto da Moratti tutta la fiducia possibile, per poi passare all’arrivo di Valentino Angeloni, nuovo capo degli osservatori, nonché ex Udinese ed autore di molti colpi messi a segno dal club friulano. Ultimo ad abbracciare il pianeta nerazzurro è Marco Fassone, due anni al Napoli conditi dalla vittoria della Coppa Italia, che prende il posto del direttore generale Ernesto Paolillo, il quale con una lettera ha presentato una lettera di dimissioni ringraziando tifosi, società e giocatori dell’Inter. La milano nerazzurra si appresta ad incrociare una nuova era, con la speranza di poter, un giorno, abbassare gli occhi e vedere il mondo calcistico ai piedi della beneamata.

Luigi Perruccio

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