Inter, l’età è quella giusta

Alvaro Pereira (Getty Images)

INTER, L’ETA’ E’ QUELLA GIUSTA / MILANO – Il calcio non è solo porta e pallone. Il calcio è fatto di numeri, statistiche, spesso significative e ideali per poter poi esprimere un giudizio. Da tutto si può fuggire, meno dall’avanzar degli anni. L’età passa per tutti, volendo o no. E’ passata anche per quei calciatori che hanno fatto la storia del calcio italiano. Da Totti a Del Piero e così via. Sta passando, passerà quella di Javier Zanetti. Che almeno sulla carta d’identità deve far fronte con i suoi 39 anni. In campo meno, visto che ancora oggi è uno dei migliori. E non sempre è un fattore positivo. E’ diminuita, invece, l’età media della rosa nerazzurra. Per la felicità di Strama e della maggior parte dei tifosi interisti, che da tempo invocavano un ripulisti sensato. Dai trenta, quasi trentuno della passata stagione, ai ventisette circa di quest’anno. Molto lo si deve alle partenze dei vari Lucio, Forlan, Maicon e Julio Cesar. Solo loro, formavano un quartetto di over trenta: centotrentuno anni, per la precisione. Le illustre o quasi cessioni han permesso a Moratti di riaprire i cordoni della borsa , spendendo – ora e nei prossimi anni – per elementi di buon valore e con l’età giusta. Ideale per svecchiare un’intera squadra.

Alla Pinetina sono arrivati Handanovic (28 anni), Pereira (26 anni), Silvestre (28 anni), Juan (21 anni), Gargano (28 anni), Guarin (26 anni). Sei giocatori sotto le trenta candeline, il che non è poco. In più, sono tornati dai rispettivi prestiti Coutinho, poco più che ventenne, e Jonathan, anche lui brasiliano, di ventisei anni. Tre sono invece i nuovi vecchietti: Cassano, maturo ma più anziano (30 anni), Palacio, idem all’ex rossonero, e Mudingayi, prossimo ai trentuno. Insomma, un sostanziale cambio c’è stato. Una miglioria almeno nell’età, vedremo in futuro se questa ventata nuova si ripercuoterà in positivo anche sotto il profilo sportivo. Sportivo nel vero senso della parola, ovviamente. L’Inter è quarta in classifica in campionato, terza in quella dell’età media complessiva dell’intero parco calciatori (tenendo conto solo delle cosiddette ‘sette sorelle’). Prima la Roma, evidentemente agevolata dall’arrivo del ‘sempre giovane’ (eticamente e mentalmente, il che ne dica Cobolli Gigli) Zdenek Zeman. I giallorossi primeggiano con venticinque anni di età media, davanti a Fiorentina e Milan (entrambe 26 anni), quarta la Juventus (28 anni), quinte Napoli e Lazio, con le due rose più vecchie (29 anni). Il messaggio è chiaro: l’età è quella giusta. La rosa è, invece, da perfezionare, evitando però di spendere soldi, molto spesso inutili per calciatori o presunti campioni di oltre trent’anni. Ai tifosi è bastato Forlan.

 

Raffaele Amato

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