Inter, infortunio Milito: oltre al danno, la beffa

Diego Milito - Getty Images

INTER INFORTUNIO MILITO DANNO BEFFA / MILANO – Dopo l’infortunio di Milito, in casa Inter è l’ora dei rimpianti per non aver operato in maniera ovvia nelle due sessioni di mercato. In estate non si riteneva opportuno un sostituto del ‘principe’, salvo tornare parzialmente sui propri passi nell’ultima sessione invernale con l’acquisto di Rocchi (!), giocatore esperto ma ben lontano dal sostituire degnamente l’argentino. Se aggiungiamo la cessione di Livaja all’Atalanta e il mancato ritorno di Longo dall’Espanyol, ora la società ma soprattutto Stramaccioni è costretta a giocarsi l’intera stagione con Palacio e Cassano, senza adeguati ricambi e con il rischio di nuovi infortuni e di una scarsa forma scadente da qui a fine campionato. Si evince, quindi, l’errata scelta della società di cedere sia il croato (che ora sarebbe servito come il pane) sia di non spendere denaro per un giocatore che avrebbe colmato una mancanza nel reparto offensivo.

E ORA? – Si possono relativamente capire le cessioni di Sneijder e Coutinho ma l’acquisto di un panchinaro (o tribunaro) della Lazio per fare panchina nell’Inter non era e non è accettabile: ora, nonostante si tratti di una fatalità, le responsabilità sono certamente da dividere tra i vari componenti dello staff dirigenziale ma appare abbastanza clamoroso l’immobilismo e la mancanza di una presa di posizione quando sembrava piuttosto scontato un intervento in quel determinato reparto. I tifosi sono stanchi, delusi e arrabbiati e la prospettiva di passare un’altra stagione al di sotto degli standard degli ultimi anni non farà altro che aumentare la contestazione.

 

S.M.

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