Mercato Inter, il misterioso futuro di Stramaccioni

Andrea Stramaccioni (Getty Images)

CALCIOMERCATO INTER MORATTI FUTURO STRAMACCIONI/ MILANO – La stravagante e coraggiosa avventura è durata pochi lampi. L’acuto più alto a Torino, ormai molti mesi fa. Poi il crollo: tra infortuni, caso Sneijder, e il mercato scellerato di gennaio. In aggiunta agli errori tecnici, mai mancati nel primo anno, travagliato, sulla panchina nerazzurra. Eppure, nulla è stato deciso. Stramaccioni spera ancora nella conferma. Come dargli torto, in fondo. Ha iniziato la stagione con quatto assi nel manico: Milito, Palacio, Cassano e Sneijder. Nel corso dell’anno li ha persi tutti, per concepibili e inconcepibili motivi. A gennaio l’olandese è partito per Istanbul, un mese più tardi il ‘Principe’ ha alzato bandiera bianca in una inutile partita di Europa League; il ‘Trenza’ lo ha seguito a ruota poco più di un mese dopo. E infine Cassano, già lontano da una forma accettabile prima di subire lo stesso infortunio dell’ex genoano. Al tecnico interista sono rimasti due ‘pezzi’ di poco valore, Alvarez e Rocchi, entrambi comunque a segno nell’ultima discussa sconfitta contro l’Atalanta.

I dubbi di Moratti – Il presidente dell’Inter ha difeso e sta difendendo, anche a oltranza, il suo giovane allenatore, scelto in prima persona nel marzo del 2012 per sostituire il depresso Ranieri e per dare inizio a un nuovo progetto economicamente al ribasso. Progetto in realtà mai iniziato. In estate sono stati confermati quasi tutti i ‘senatori’, che non garantiscono più una continuità necessaria per competere su uno o più fronti, eccezion fatta per i brasiliani Julio Cesar, Lucio e Maicon, giustamente silurati per snellire il monte ingaggi. Al loro posto, invece, sono stati acquistati giocatori in grado solamente di livellare la squadra a ridosso della zona Champions, obiettivo dichiarato del club nerazzurro ma effettivamente troppo ‘grande’ visto la rosa attuale. Moratti ne è consapevole, per questo potrebbe decidere al termine di questa stagione di confermare Stramaccioni, che continua a lanciare messaggi d’amore al suo presidente. Il suo futuro resta comunque un mistero: se dovesse finire dignitosamente il campionato, e magari conquistare l’unico trofeo rimasto, ovvero la Coppa Italia, la sua panchina sarebbe certamente più salda. Anche perché le alternative sul mercato sono contate: Spalletti e Di Matteo, gli unici con un curriculum di tutto rispetto. Blanc e Mihajlovic sono opzioni gradite, punto e basta.

Assetti societari – Non è detto che qualcosa cambi in società. Marco Branca, al di là di qualche forte incomprensione, dovrebbe restare al suo posto, probabilmente con il sostegno di un altro dirigente (Capozucca?), che lo affiancherebbe sul mercato. Dando modo ad Ausilio di stare più a stretto contatto con la squadra e col tecnico. Certo, alla Pinetina manca una figura forte, di spessore, in grado di comunicare nei modi e toni giusti anche con l’esterno, soprattutto nei momenti più delicati, in cui Stramaccioni è stato sempre lasciato solo (“Ci metto la faccia”), ha spesso dichiarato il tecnico romano. Infine, ci sarebbe da risolvere la questione dello staff medico, controcorrente rispetto alle decisioni e valutazioni stilate dallo staff tecnico. Combi, come sappiamo, gode della stima della famiglia Moratti. E chissà: anche in tal caso tutto potrebbe restare così com’è.

 

Raffaele Amato

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