Inter, presentazione Andreolli: “Essere tornato a casa è un motivo di orgoglio”

Marco Andreolli (Inter.it)
Marco Andreolli (Inter.it)

INTER PRESENTAZIONE ANDREOLLI / MILANO – Il 29 maggio del 2005 l’esordio nell’ultima gara di campionato, terminata 0-0, contro la Reggina, prima, l’esordio in Champions, contro i Glasgow Rangers, l’anno successivo. Per Marco Andreolli non si può parlare di una presentazione vera e propria. Lui che quella maglia dell’ Inter ha iniziato ad indossarla da quand’era nella primavera, si tratta di un ritorno: “Per me è un ritorno a casa. Ricordo il giorno in cui lasciai il ritiro di Brunico 7 anni fa, quello è stato uno dei giorni più tristi della carriera perché lasciavo un ambiente in cui sono cresciuto. E tornare dopo parecchi anni passati in giro a crescere e migliorarmi come persona è per me un orgoglio incredibile”

IL RICORDO DI FACCHETTI, MAZZARRI, JUVENTUS E MILAN – In quel 2004 c’era ancora la forte presenza di Giacinto Facchetti, che Andreolli non ha mai dimenticato: ” Ricordo anche con grande piacere Facchetti, lui fu una delle prime persone che mi dava consigli, veniva vicino per aiutarmi e conoscendolo come persona non era abituato tanto a parlare. Sapeva toccare i tasti giusti”. Intanto il calciomercato Inter ha portato ad Appiano un nuovo tecnico: “Mazzarri? Siamo ancora all’inizio, mi ha colpito però la sua voglia e la determinazione che sta trasmettendo a tutta la squadra. Qui ci sono campioni che hanno vinto tutto e per noi sono un esempio”. Per lui si era parlato anche di Juventus e Milan, ma…: “Qui sono cresciuto, da quando sono andato via avevo solo in testa l’idea di tornare qui”.

AL CENTRO, CAMPIONATO, LA VOGLIA DEI CAMPIONI, LA MAGLIA – Walter Mazzarri lo ha gia provato al centro della difesa, ruolo nel quale Andreolli si rivede: “Il mister mi vede in quella zona di campo, ma mi ha detto che mi proverà in più ruoli e io farò ciò che lui mi chiederà”. La Juventus resta la rivale numero uno per campionato: “C’è voglia di ottenere i risultati ottenuti in passato. Tutti vogliamo seguire le indicazioni del mister per fare bene“. A contatto con i campioni, cosa ha impressionato Andreolli: “Mi ha colpito la voglia dei campioni, che hanno vinto tutto, di voler ripartire, di trasmettere a noi quella fame e quella voglia di tornare ai massimi livelli“. Intanto Andreolli avrà la numero 6 di Silvestre: “Ho scelto questo numero per 3 motivi: 1) intanto 3+3 fa sei, la 3 era quella del grande Giacinto; 2) Mio padre è cresciuto con l’Inter di Armando Picchi che aveva il sei e ricordare il suo nome mi scombussola dentro, vincere un quarto di ciò che ha vinto lui; 3) Mia madre vestiva questo numero quando giocava a basket”.

Luigi Perruccio

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