INTER CAMPAGNARO / MILANO – Suda, corre, lotta. Mena, sgomita e prende calci. Quanto è dura la vita del difensore. Quanto è complicato il ruolo di Hugo Campagnaro, da qualche mese nuovo capobanda della difesa nerazzurra. L’argentino, arrivato a parametro zero dal Napoli, è subito entrato nel cuore di tutti gli interisti. Al ‘Meazza, per ora, solo applausi: “Io cerco di fare quello che mi chiede Mazzarri. Poi la prestazione del singolo può anche risaltare ma se non hai organizzazione di squadra, nel calcio fai poca strada – spiega il duro Hugo, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’” -. Dall’inizio abbiamo fatto un buon lavoro, ma è ancora presto. Abbiamo giocatori importanti fuori come Milito e soltanto tra qualche giornata potremo capire dove può arrivare questa Inter”.
Da Cannavaro-Britos a Ranocchia-Juan Jesus, cambiano i compagni di reparto ma non l’allenatore. Da sette anni, sempre al fianco di Walter Mazzarri: “Nel gioco del mister se ognuno fa quello che deve fare si può mettere in difficoltà chiunque. Anche la Juventus? Loro sono fortissimi, ma avranno grande rispetto di noi perché se rispettiamo le consegne del tecnico ce la giochiamo anche con loro. Sarà una lotta, vedremo cosa succede”.
A Catania segnali e prestazione incoraggianti. Quest’Inter può ambire a una posizione prestigiosa in campionato? “Sì, perché al ‘Massimino’ si è vista in campo una squadra più solida. Era la nostra terza partita ufficiale e siamo sempre andati in crescendo. Gara dopo gara, siamo sempre più compatti e organizzati. Non avendo le coppe possiamo puntare più degli altri sul campionato, ma ci sono squadre con qualcosa in più di noi. Giocando in Europa però lasceranno qualche punto per strada”, conclude Campagnaro.
RA
