Inter-Juventus, Nedved: “Ecco cosa dissi a Moratti e Mourinho”

Pavel Nedved (Getty Images)

INTER-JUVENTUS NEDVED / TORINO – Estate 2009, Pavel Nedved abbandona il calcio. Prima ancora, la chiamata di Mourinho con l’avallo di Massimo Moratti: “Vieni all’Inter… dai che l’anno prossimo vinciamo la Champions League“. Quel trofeo solo sfiorato dal ‘cascatore’ biondo, un giocatore eccezionale che nel corso della sua carrierà compì un’evoluzione tecnico-tattica straordinaria. La sua risposta al tecnico nerazzurro fu chiara: “No, preferisco smettere che ‘tradire‘ la Juventus“. Pressappoco avvene questo.

Peccato per lui, visto che poco meno di dodici mesi dopo la corazzata del ‘Biscione’ portò a casa tutti i trofei, compreso quello dalle grandi orecchie. Pentito? Macché. Nedved è tutto d’un pezzo: “Non ho rimpianti per la scelta che presi quattro anni fa. Mi ha fatto piacere quando sia Mourinho che Moratti mi volevano, ma non potevo indossare un’altra maglia“, chiosa il mebro del C.d.A. della ‘Vecchia Signora’. Che, preso da una botta di juventinità, ritorna per un attimo sulla noiosa questione scudetti: “Per noi sono trentuno“. Capitolo chiuso, ma da riaprire ogni qual volta è in odore il derby d’Italia. Appuntamento al 14 settembre, quando alle parole andranno contrapposti i fatti.

 

R.A.

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