Inter-Roma 0-3, il fuoriclasse Totti e Florenzi conquistano il ‘Meazza’

Florenzi batte Handanovic (Getty Images)
Florenzi batte Handanovic (Getty Images)

CRONACA INTER-ROMA 0-0 / MILANO – Roma caput mundi. Forte e invincibile la squadra giallorossa di Rudi Garcia, cattiva all’eccesso in casa dell’irriconoscibile Inter di Mazzarri, che al ‘Meazza’ non raccoglie nemmeno le briciole. E’ la prima (pesante) sconfitta del tecnico toscano sulla panchina nerazzurra. Accade tutto nel primo tempo: Totti realizza una doppietta, Florenzi marchia a fuoco lo 0-3 finale. I nerazzurri, come l’anno scorso, escono con le ossa frantumate dal duello coi giallorossi.

NESSUNA SORPRESA – Rolando al posto di Campagnaro, Pereira sull’out sinistro, con Nagatomo come a Trieste sulla corsia destra, in sostituzione dell’infortunato Jonathan. Taider la mezz’ala sinistra, vicino ai confermatissimi Cambiasso – l’uomo d’ordine dell’Inter – e Guarin, imprevedibile e incostante forza d’urto, Alvarez rifinitore del solitario Palacio. Garcia conferma l’undici che ha asfaltato 5-0 il Bologna: il modulo è il 4-1-4-1, con De Rossi a coprire i due centrali Benatia e Castan, e a smistare per i centrocampisti Pjanic e Strootman; sugli estremi Torosidis e Balzaretti. Totti falso centravanti, appoggiato dall’ala goleador Gervinho – che può giocare senza problemi sia a destra sia a sinistra – e dall’interno Florenzi, abilissimo a sfruttare gli spazi creati dal capitano giallorosso.

ATTESE CONFERMATE – L’iniziale fase di studio ha questo copione: la Roma prova a fare la partita, l’Inter rimane in attesa dell’errore avversario, pronta a ripartire in contropiede con un pressing alto e fastidioso come una zanzara. Gervinho la variabile impazzita che mette apprensione sulla catena di destra nerazzurra, dove pendola Pereira e difende Juan Jesus, mentre è più frenato sulla fascia opposta assistita con maggiore attenzione anche dallo stesso Guarin. Palacio e Alvarez, invece, sono i registi delle trame offensive interiste, che spesso si concludono per banali sbagli o semi-acrobazie della retroguardia capitolina. Il match si sblocca al 17′ per un’inaspettata svirgolata dello spaesato Ranocchia (viso pallido, già al quarto errore di disimpegno), il quale sbaglia un semplice ripiegamento, permettendo a Totti di ricevere e concludere dal limite dell’area una rasoiata contropelo che va a finire sul palo destro di uno spiazzato Handanovic.

SAGA DEGLI ERRORI – Lo svantaggio toglie le ganasce alle gambe dei giocatori di Mazzarri, che attorno al 25′ vanno vicini al pareggio, prima con Guarin (il migliore anche in fase di interdizione) – che con una bomba dai venti metri coglie l’incrocio destro della porta difesa da De Sanctis – poi con Alvarez, bravo ad affondare con la testa un traversone giunto dalla sinistra. La troppa impetuosità permette all’Inter di giocare con vigore, ma allo stesso tempo le impedisce di ragionare: la testa la perde del tutto Juan Jesus, che allo scadere del 38′ perde banalmente un pallone oltre la linea di centrocampo (come Lucio dei tempi peggiori), agevolando la ripartenza dell’avversario; Gervinho, servito a destra, ubriaca Cambiasso e costringe Pereira al fallo, che l’arbitro Tagliavento reputa (erroneamente) dentro l’area interista. Dal dischetto si presenta Totti, che con una pugnalata trafigge per la seconda volta l’irriconoscibile ‘Beneamata’. Gli spettri della scorsa stagione piombano sul ‘Meazza’ allo scadere del primo tempo, quando Florenzi realizza la terza rete, approfittando del campo aperto lasciato dalla squadra di Mazzarri dopo gli sviluppi di un corner, andato evidentemente in malora; incantevole il palleggio e lo ‘scarico’ di Totti, che ha dato il là al contropiede.

MOSSE DISPERATE – Tre insipidi errori spediscono l’Inter all’inferno. Allo scoccar del secondo tempo Mazzarri cambia parzialmente l’assetto tattico della sua squadra, che si schiera a tre in difesa nella fase di possesso e a quattro (Juan Jesus laterale sinistro, Nagatomo sul lato opposto) quando c’è da contenere i numerosi e temibili contropiedi della Roma, che avrebbe le giuste armi per poter annientare con ancor più gol il ‘Biscione’. Icardi prende il posto dell’inconcludente Pereira, Kovacic (che permette a Cambiasso di giostrare più avanzato) quello di Taider e Milito quello di Guarin: l’attacco passa a tre, con Alvarez in ‘assistenza’ a tutto campo. Ma la musica cambia poco. L’Inter è capace solo di serenate soporifere, non avendo i giocatori in grado di accendere la luce. D’altra parte la ‘lupa’ è ordinata, sa eseguire alla lettera le due diverse transizioni (non dando punti di riferimento), potendo giocare con maggiore tranquillità visto l’enorme vantaggio. I nerazzurri perdono nel peggiore dei modi il primo scontro diretto della stagione, che non rovina del tutto il positivo avvio della formazione di Mazzarri, ma che la allontana dalla vetta (utopia) della classifica, adesso distante già sette lunghezze. Roma inarrestabile, questa è la settima vittoria su altrettante giornate. Adesso non può più fare come il ‘topolino’ che va nascondersi nella tana.

 

IL TABELLINO

INTER-ROMA 0-3
17′ 39′ (rig.) Totti, 44′ Florenzi (R)

INTER (3-5-1-1): 1 Handanovic; 35 Rolando, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 13 Guarin (69′ Milito), 19 Cambiasso, 21 Taider (56′ Kovacic), 31 Pereira (46′ Icardi); 11 Alvarez; 8 Palacio. Panchina: 12 Castellazzi, 30 Carrizo, 6 Andreolli, 25 Samuel, 18 Wallace, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 7 Belfodil. Allenatore: Mazzarri

ROMA (4-3-3): 26 De Sanctis; 35 Torosidis, 17 Benatia, 5 Castan, 42 Balzaretti; 15 Pjanic (56′ Taddei), 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi (70′ Marquinho), 10 Totti (80′ Dodò), 27 Gervinho. Panchina: 1 Lobont, 28 Skorupski, 29 Burdisso, 46 Romagnoli, 33 Jedvaj, 3 Dodò, 7 Marquinho, 94 Ricci, 18 Caprari, 8 Ljajic, 88 Borriello. Allenatore: Garcia

ARBITRO: Tagliavento
Guardalinee: Di Liberatore e Cariolato. Assistenti addizionali: Mazzoleni e Guida. Quarto uomo: Di Fiore

NOTE – Ammoniti: 15′ Pjanic 27′ Benatia, 29′ Castan, 49′ Balzaretti, 67′ De Sanctis, 87′ Taddei (R); 31′ Juan Jesus (I)
Espulsi: 78′ Balzaretti per doppia ammonizione (R)

 

Raffaele Amato

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