Ancora Mandorlini: “Mai nascosto di essere interista. Mazzarri bravo. E su Moratti…”

Mandorlini (Getty Images)

INTER MANDORLINI VERONA TRAPATTONI MORATTI THOHIR MAZZARRI / MILANO – Due giorni al suo grande ritorno a San Siro. Di sicuro nessun fischio dai tifosi nerazzurri,per uno che non ha mai nascosto la propria fede. Andrea Mandorlini a poche ore dall’incontro di Milano con la sua Inter,si lascia ad una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, dove parla del suo Hellas Verona, di Inter, Trapattoni, Moratti e Mazzarri.

Il tecnico scaligero non vuole fermarsi e punta sui suoi tre tenori: “Jorginho, Iturbe, Toni? Tre giocatori importanti. Jorginho è bravo, può giocare in tanti ruoli, è duttile. Iturbe è stata una bella intuizione del d.s. Sogliano: nella rosa mancava un giocatore con quelle caratteristiche. Toni lo volevo con me già dopo Dubai e andò alla Fiorentina. Mi spiace tenere in panchina uno come Cacia che ha fatto 24 gol in B ma ora è giusto andare avanti con un certo assetto”. Curioso retroscena per Mandorlini, ex abbonato Inter Channel: “E’ vero avevo l’abbonamento a Inter Channel. Non ho mai nascosto la mia passione: da ragazzino tifavo Inter, poi ci ho giocato, ho vinto lo scudetto dei record (58 punti, ndr) allenato dal mio maestro, Trapattoni. Per me questa non sarà mai una partita normale, entrare a San Siro mi dà sempre un’emozione speciale”.

Un tuffo nel passato, a quell’Inter dei record: “Un gruppo straordinario. Grandi campioni, grandissimo tecnico. Con Trapattoni ogni tanto ci sentiamo: gli ho rubato il modo di gestire il gruppo, lui era sempre diretto, parlava chiaro. Prima di andare via dall’Inter mi disse: <<In questa stagione ti ho impiegato poco, scusami. Ma ti rifarai presto quando smetterai di giocare perché diventerai un grande allenatore>>. Sono sempre in contatto con Baresi, Ferri, Bergomi, Zenga…”. Da innamorato dell’Inter non poteva mancare la domanda sul passaggio di consegne da Moratti a Thohir: “Ci ho creduto solo quando il cambio al vertice è diventato ufficiale: a un certo punto ho letto dell’invito di Pellegrini a formare una cordata italiana. Ho fatto il tifo per questa soluzione, peccato sia andata diversamente”. Mazzarri potrebbe essere l’uomo giusto per la nuova Inter: “E’ un tecnico bravo che sta operando una ricostruzione, però quest’anno difficilmente lotterà per lo scudetto”. Mandorlini firmerebbe per un pari: “Non partiamo battuti perché il mio Verona ha un gioco, comunque firmerei perché così saremmo tutti contenti. Tutti chi? Il Verona e anche io…”.

Luigi Perruccio

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