Udinese-Inter 0-3: extra Palacio riporta i nerazzurri in scia Champions

Rodrigo Palacio (Getty Images)
Rodrigo Palacio (Getty Images)

CRONACA UDINESE-INTER 0-3 / UDINE – Torna a vincere in trasferta l’Inter di Mazzarri, cosa che non accadeva dallo scorso 22 settembre in casa del Sassuolo. La squadra nerazzurra si è imposta senza difficoltà contro l’Udinese di Guidolin: il 3-0 conclusivo porta le firme di Palacio, bravo a inzuccare su punizione di Taider, Ranocchia, che ha sfruttato l’uscita a vuoto di Brkic, e Ricardo Alvarez, fra i migliori e al posto giusto per concludere a rete il contropiede partito dai piedi del Trenza.

MEGLIO L’INTER – Mazzarri cambia nove-undicesimi rispetto al pari di Bergamo: torna Ranocchia, che va a piazzarsi sulla costola destra della linea a tre, con l’argentino Samuel di nuovo al centro. Taider scalza Guarin e Kovacic, col primo spostato più avanti a sostegno del solitario Palacio, e il secondo di nuovo in panchina dopo i due turni da titolare. Torna Zanetti, fra le riserve dopo circa sei mesi dal grave infortunio. Guidolin a specchio dell’Inter, anche se non ha Basta, Lazzari (in panchina) e Pinzi, quest’ultimo squalificato: Pereyra l’incursore, Muriel e Di Natale i pericoli per la retroguardia interista. All’inizio il gioco di entrambe è lento e povero di idee, le squadre sono bloccate nelle gambe e nelle teste. Qualche lancio lungo errato, molti passaggi in orizzontale prevedibili ad effetto sonnolenza. L’Inter statica, ha difficoltà enormi in fase di transizione attiva, mentre l’Udinese vive di fiammate, espresse perlopiù con scarsa coralità; di buono c’è solo un ottimo pressing alto, che però non impedisce ai nerazzurri di proporsi con fraseggi a volte caotici a volte interessanti: un’azione da gol capita sui piedi di Palacio poco dopo il quarto d’ora, su servizio sublime di Alvarez, ma il diagonale dell’argentino con la treccia viene smorzato dall’attento Danilo. Poi Cambiasso, che blocca la ripartenza friuliana concludendo centralmente e alto complice la deviazione di Brkic. Occasionissima sui piedi di Nagatomo, nel momento in cui sale in cattedra la formazione di Mazzarri, però il giapponese tira malamente a tu per tu con l’estremo difensore bianconero.

SEMPRE PALACIO – Il gol interista è nell’aria: punizione tesa il giusto dal limite destro di Taider, che trova l’onnipresente e insostituibile Palacio, perfetto nell’infilare a rete con un incisivo colpo di testa. E’ il 25′, il match ‘camomilla’ finalmente si sblocca. Nemmeno cinque minuti più tardi, approfittando del letargo degli uomini di Guidolin, Ranocchia (che uscirà per infortunio) realizza il 2-0 sugli sviluppi di un corner: il difensore tira al volo quasi a porta vuota, lasciata scoperta dall’uscita coraggiosa e fin troppo avventata del numero uno avversario. Il ritmo da pensionati dei bianconeri agevola la gestione della gara della Beneamata (che perde anche Samuel per un indurimento al retto femorale della coscia destra), intelligente e tatticamente quasi irreprensibile: sa aspettare, chiudere gli spazi – sugli scudi Cambiasso, che di tanto in tanto esagera nel proporsi in avanti -, raddoppiare le marcature e ripartire. Concede solo qualche chance per errori in transizione (molti di Guarin), le più ghiotte a Muriel e Di Natale, il cui tiro viene deviato a mano aperta da Handanovic. I nerazzurri nella ripresa vincono ogni anticipo e vanno vicini al gol con Palacio e Guarin, il colombiano sale di prestazione cogliendo addirittura il palo esterno dopo aver saltato il diretto marcatore con un bel dribbling nello spazio stretto. Paraddosalmente, i bianconeri migliorano di tono e imprevedibilità con l’uscita dal campo di Totò Di Natale: il subentrante Bruno Fernandes ha senso del dribbling nel suo dna e riesce lievemente a disturbare fra le due linee interiste, che ogni tanto si addormentano ma senza generare alcun danno. A tempo scaduto arriva anche il 3-0 di Alvarez, che batte a rete privo di ostacoli su assist di Palacio. L’Inter vince con merito e pochi sforzi, grazie a una buona organizzazione di gioco, riportandosi a meno sei punti dal traguardo Champions ma perdendo per guai fisici, da valutare, i vari Samuel, Jonathan e Ranocchia.

 

IL TABELLINO

UDINESE-INTER 0-3
25′ Palacio, 29′ Ranocchia (I), 91′ Alvarez

UDINESE (3-5-2): 1 Brkic; 4 Naldo, 5 Danilo, 11 Domizzi; 27 Widmer, 7 Badu, 3 Allan, 37 Pereyra (56′ Bruno Fernandes), 34 Gabriel Silva, 9 Muriel (69′ Nico Llopez), 10 Di Natale (56′ Ranegie). Panchina: 30 Kelava, 99 Benussi, 6 Bubnjic, 14 Milnar, 18 Jadson, 21 Lazzari, 55 Merkel, 75 Heurtaux, 94 Zielinski. Allenatore: Francesco Guidolin.

INTER (3-5-1-1): 1 Handanovic;  23 Ranocchia (80′ Andreolli), 25 Samuel (39′ Rolando), 5 Juan Jesus; 2 Jonathan (67′ Pereira), 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 Alvarez, 55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio. Panchina: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 4 Zanetti, 6 Andreolli, 10 Kovacic, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 18 Wallace, 28 Puscas, 31 Pereira. Allenatore: Walter Mazzarri.

ARBITRO: Massa
Assistenti: Posado, Marrazzo. Quarto Uomo: Manganelli. Assistenti addizionali: Orsato, Peruzzo

NOTE – Ammoniti: 73′ Ranocchia, 75′ Pereira, 90′ Juan Jesus (I)

 

Raffaele Amato

 

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