Inter-Livorno senza dimenticare il grande Armando Picchi

Armando Picchi (Inter.it)
Armando Picchi (Inter.it)

INTER-LIVORNO PICCHI / MILANO – A Livorno esordì da mezz’ala, correva la stagione 1954-1955. Tanti sacrifici, molta gavetta. Un anno alla Spal e poi il grande salto in quella che poi diventò la Grande Inter di Helenio Herrera e Angelo Moratti. Simbolo livornese, lo stadio degli amaranto porta il suo nome, emblema della Beneamata che tra il 1962 eil 1966 entrò nella Leggenda.

“Ora che sono quasi al termine della mia carriera agonistica posso dire francamente che mi sono rimasti nel cuore due colori, a prescindere da quello azzurro: l’amaranto e il nerazzurro, anche se in un ritorno di amore senile, sto affezionandomi anche al rosso (del Varese). Il primo è proprio il mio…primo amore”.

Ero uno sgobbone in campo… Andai a Ferrara insieme a Balleri e là trovai degli amici carissimi… Anche adesso che indosso la maglia del Varese, seguo l’Inter e il Livorno con affetto e apprensione…”, Armando Picchi, 1968, per il mensile ‘Lo Sport’, come riportato da ‘livornocalcio.it’.

 

R.A.

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