Inter, un giocatore ‘speciale’: quale futuro per Zanetti?

al centro, Javier Zanetti (Getty Images)

INTER ZANETTI / MILANO – Criticarlo o amarlo, legittimo tutto. Ma senza dubbio si può dire che Zanetti sia un giocatore ‘speciale’. Unico nel panorama calcistico mondiale, professionista serio e rigoroso anzitutto con sé stesso. Un campione vero, che anche a 40 anni e 3 mesi ha deciso di non mollare. Tornando dopo poco più di 6 mesi da quel famoso 28 aprile scorso, a Palermo: lì dove si ruppe il tendine d’Achille, quando in molti pensarono fosse arrivato l’epilogo della sua vita da atleta. Si sbagliavano. Zanetti ha continuato a sfidare il destino, l’età e l’infortunio: sorriso sulle labbra e via, evitando di guardarsi indietro. Vivere il presente, con un occhio al futuro. Il suo motto è questo. Mazzarri lo ha definito ‘bionico’, e a noi risulta impossibile contraddirlo. ‘Tuttosport’ immagina per lui un futuro da calciatore. Tradotto: in primavera l’highlander potrebbe addirittura rinnovare il contratto per un’altra stagione, provando così a sorpassare il recordman di presenze Paolo Maldini: 647 partite in serie A, gliene mancherebbero 43 per toccare la vetta della classifica. Chi vivrà vedrà. Eppure sarebbe bello vederlo, al termine della stagione, rappresentare l’Inter del nuovo corso targato Thohir nelle vesti di Presidente. Perché Zanetti è il simbolo dei colori nerazzurri, perché ai piani alti della società manca una figura integerrima e autorevole come lui. Una figura conosciuta e apprezzata ovunque. Famosissima in Indonesia. Un interista, dopo l’interista Moratti. I tifosi non potrebbero augurarsi di meglio.

 

Raffaele Amato

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