Fiorentina-Inter, Mazzarri: “DeLa mi ama troppo. Su Kovacic e Montella…”

Walter Mazzarri
Walter Mazzarri


FIORENTINA-INTER CONFERENZA STAMPA MAZZARRI
/ APPIANO – Dopo la vittoria ottenuta col Sassuolo, l’Inter ha l’occasione di scalare la classifica affrontando la Fiorentina di Vincenzo Montella, su di morale dopo l’approdo in finale di Coppa Italia. Alla vigilia del match, il tecnico di San Vincenzo ha risposto alle domande dei cronisti presentando a suo modo la sfida che, in caso di vittoria, permetterebbe forse ai nerazzurri di tornare in lizza per il quarto posto. Ecco le notizie di Mazzarri riportate da Interlive.it.

Aria nuova dopo la vittoria col Sassuolo? Sì, la vittoria ci è servita anche se ho cercato di non esaltarla troppo. Dobbiamo continuare a lavorare, ma chiaramente tra i ragazzi c’è più entusiasmo: adesso dobbiamo dare continuità anche se la Fiorentina è una squadra tosta in grado di mettere in difficoltà chiunque e sul suo campo gioca un ottimo calcio. Infortunati? Si saprà dopo l’ultimo allenamento. Su Milito non credo ci siano problemi, per Hernanes e Kovacic vedremo, lo capirò dopo averli valutati.

Screzi con Montella? Delle mie telefonate private non parlo, una volta c’è stato un botta e risposta ma per me è finita lì. Thohir? Professionalmente mi sono trovato benissimo con lui , poi come ho detto possono sorgere problemi come la lingua e altre cose. De Laurentiis ha parlato di me? E’ San Valentino, forse mi ama troppo. Magari non tollera che sia andato via…”

Milito? Il problema è che non ho potuto lavorare bene con gli attaccanti presenti in rosa, a parte Palacio. Botta in pratica l’ho inventato io dopo aver scoperto le sue doti in allenamento, ma anche lui veniva da un infortunio. Adesso vedrò come fare le mie valutazioni di volta in volta, perchè alcuni giocatori devono recuperare la condizione ma quando si devono inseguire risultati non si possono fare troppi esperimenti.

La Fiorentina ha grande entusiasmo, specialmente dopo aver raggiunto la finale di Coppa Italia, sappiamo tutti che sarà molto dura. La gara dell’anno scorso non deve condizionarci, io non parlo mai di quello che è accaduto nella scorsa stagione perchè non mi riguarda. All’andata ce la siamo cavata bene, semmai le mie considerazioni posso farle su quella gara.

Icardi? Se gli allenamenti sono fatti al mille per cento, puoi recuperare senza bisogno di giocare in partita. Icardi sta lavorando bene e anche se non gioca ha certamente aumentato il suo minutaggio. Spogliatoio in competizione? Certo, io cerco di dare intensità in modo che ognuno dia il massimo per farsi notare. In questo modo tutti stanno in buona condizione, e io ho più indicazioni per le scelte che devo fare di domenica”.

Rossi e Gomez? Rossi si è fatto male da poco, l’assenza di Gomez magari è pesata di più. Non posso dire se siamo stati più sfortunati noi o loro, non so, noi non conosciamo le dinamiche interne e certe cose può dirle solo Montella. Icardi e Kovacic ”me li sono trovati”? Se è per quello tutta la rosa era quella, non solo Icardi e Kovacic. Anche con Belfodil è andata così, il nostro lavoro è anche quello di valorizzare la rosa e a gennaio abbiamo fatto le scelte in questo senso, poi in futuro tutti potranno essere importanti.

Vidic? Preferisco non parlare di giocatori che non sono dell’Inter o della Fiorentina, il mercato per fortuna è chiuso. Di Carlo? Le sue dichiarazioni su Belfodil sono già state corrette dalla società, comunque è ovvio che Belfodil non abbia il ritmo dato che non ha giocato tantissimo, però si è sempre allenato bene e non ha avuto problemi.

Cinque sconfitte di fila in trasferta? Io mi concentro sulla partita, le mie sensazioni nascono quando dopo qualche minuto capisco come sta giocando la squadra. Io leggo le partite in base alla prestazione, voi pensate ai risultati ma a me non basta: devo pensare anche a come matura una vittoria o una sconfitta, devo guardare anche il gioco. Difesa a quattro? Per potertela permettere ti servono gli uomini giusti a centrocampo.

A Napoli, dopo quattro sconfitte consecutive, ho lavorato per settimane con la difesa a quattro e se non sbaglio facemmo sette risultati utili. Tuttavia, l’ho fatto perchè la squadra era pronta. Io lavoro molto sull’organizzazione di squadra anche per esaltare i singoli, ma non posso improvvisare proponendo un modulo che la squadra non è in grado di reggere”.

Alessandro Caltabiano

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