Inter, Palacio: “Non capisco perché i rigori solo contro. Rinnovo? Non c’è accordo”

Rodrigo Palacio (Getty Images)
Rodrigo Palacio (Getty Images)

INTER, PALACIO ROMA RIGORI FUTURO / MILANO –  Questa sera contro la Roma l’Inter va a caccia di una vittoria di prestigio che possa dare continuità di risultati dopo i 7 punti conquistati nelle ultime tre partite: “E’ una partita molto importante su un campo difficile contro una delle squadre migliori d’Italia – ha detto Rodrigo Palacio nel corso di una lunga intervista a ‘Tuttosport’ – 17 punti di differenza? Noi ne abbiamo persi tanti stupidamente, mentre loro hanno sprecato meno occasioni e giocato meglio. Anche noi abbiamo tanta qualità, però loro, avendo vinto tante partite, hanno acquisito molta sicurezza”.

HERNANES – “Ha portato aria fresca alla squadra e ci ha dato qualcosa di più su piano della qualità: Hernanes è un grande giocatore, uno che può fare la differenza”.

DUE PUNTE – “Mi piace giocare con due punte perché la squadra ha un atteggiamento più offensivo per avere più occasioni da gol. I miei numeri sono in linea con quelli della scorsa stagione: l’importante è continuare ad avere occasioni, poi i gol arriveranno. Paragone con Cavani? Il mio modo di giocare è così, molto generoso, non posso farci niente… Entrambi lavoriamo molto per i compagni, ma l’importante per me non è segnare, ma che vinca l’Inter“.

RIGORI – “Il rigorista è Milito, se non è in campo tiro io. Non so perché non ce ne hanno fischiato nemmeno uno a favore, ma credo che almeno in 3-4 occasioni avrebbero potuto darcelo e non lo hanno fatto. E’ una situazione che non ti aiuta, soprattutto quando la partita è in bilico. Anche perché non ci fischiano mai un rigore a favore, ma quando ci sono, ce li fischiano contro…”.

OBIETTIVO – “Vogliamo arrivare più in alto possibile in classifica. Però anch’io credo che abbiamo assolutamente bisogno di giocare in Europa“.

MAZZARRI – “Un martello? Sì, è un allenatore che chiede tantissimo durante la settimana quando prepari la partita. Il suo modo di lavorare è il suo punto di forza. Ci stiamo adattando al suo gioco, a volte ci riusciamo, altre meno e dobbiamo cercare di trovare più regolarità”.

GOL AL MILAN – “L’ho sognato tantissime volte perché è stato decisivo ed è arrivato alla fine della partita, per di più in una sfida, il derby di Milano, che ha una dimensione Mondiale. Forse non è stato il più importante della mia carriera perché ho fatto gol anche in finale di Libertadores, ma è il più importante da quando sono in Italia: quel tacco farà storia”.

FUTURO – “Rinnovo? Ancora non siamo arrivati ad un accordo, stiamo discutendo. Ma sono sicuro che tutto si concluderà bene perché io voglio rimanere qui e l’Inter vuole che io rinnovi. Poi finirò la carriera in Argentina, possibilmente in una delle squadre con cui ho giocato. Il Boca Juniors è un grande club e non è detto che ci sia ancora spazio per me. Quando smetto credo che resterò nel mondo del calcio, ma non ho deciso in quale ruolo. Certamente non l’allenatore, magari il vice”.

ZANETTI – “Sarà molto strano quando non giocherà più: anche in Argentina conoscono molto l’Inter grazie al fatto che lui ci ha giocato per tanti anni. Quando dovremo uscire dagli spogliatoi senza di lui sarà una cosa nuova, anche difficile da pensare. Ereditare la sua fascia di capitano? Non ci sono tagliato. L’ho fatto al Genoa, ed è una cosa bella, però capitano ci nasci ed io non mi ci vedo”.

TRECCINA – “Per la vittoria del Mondiale sarei anche disposto a tagliare la treccina. Ma prima bisogna andarci, in Brasile“.

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