Maurizio Ganz: “Non ho tradito l’Inter, vi spiego. Thohir è bravo, ma Moratti…”

Maurizio Ganz
Maurizio Ganz

 

INTER GANZ THOHIR MILAN / MILANO – Nel corso di una lunghissima intervista concessa a ‘calciomercato.com’, Maurizio Ganz si è soffermato sulla situazione attuale dell’Inter prima di rivangare i ricordi del suo passato da calciatore. Ecco le parole dell’ex attaccante nerazzurro, malvisto dai tifosi per il suo passaggio al Milan nel dicembre 1997: “Quest’anno la squadra ha cambiato tanto e ha un po’ perso l’equilibro, ma Thohir ha le idee chiare e ora dobbiamo aspettare per capire su chi vuole puntare: già quest’estate costruirà un’Inter adatta per lottare per il vertice, ne sono sicuro. Ora sta riflettendo, è normale che ci sia un periodo di assestamento quando si cambia la gestione di un club. Mazzarri? Credo che stia facendo bene il suo lavoro, se si vuole valutare il tecnico non si può considerare soltanto la classifica, ci sono tante altre dinamiche. Mercato? Servono tre o quattro giocatori importanti: un difensore, un centrocampista e un attaccante di livello, e poi magari un esterno. La base mi sembra buona, non credo affatto che l’Inter sia da rifondare. Kovacic? Merita fiducia e va protetto, non bisogna buttarlo allo sbaraglio. Il suo valore non si discute, poi dev’essere anche lui a metterci del suo se vuole esplodere definitivamente”.

Si parla poi di Massimo Moratti, presidente di Ganz tra il 1995 e il 1997: “C’era un grande rapporto tra di noi, sono stato il suo primo acquisto. Io a quei tempi giocavo nell’Atalanta, sono felice che lui abbia pensato a me e mi abbia preso. Per noi calciatori lui era come un papà. Tutti gli altri sono molto più distaccati, lui invece considerava l’Inter la sua famiglia e di conseguenza vedeva noi tutti come i suoi figli. Per questo se penso all’Inter mi viene in mente Moratti, non Thohir. Tradimento? Io ho sputato sangue per l’Inter dal primo all’ultimo giorno, poi sono stato ceduto e comunque ci hanno guadagnato i nerazzurri perché Moriero ha disputato una stagione fantastica, giocando anche il Mondiale dell’anno successivo da titolare. Scherzi a parte, io ero centravanti e l’anno prima avevo segnato un totale di 20 gol, ma poi arrivò Ronaldo e io fui dirottato sul ruolo di esterno destro mentre al mio posto giocavano altri calciatori. Sarei stato pazzo a pensare di giocare al posto di Ronaldo, ma avrei potuto giocare con lui e sarei voluto restare lì per molti anni. Invece, quando fu chiaro che le cose non andavano bene, mi guardai intorno e tra Milan e Lecce scelsi i rossoneri. Certo, se avessi scelto il Lecce tutti mi avrebbero applaudito, ma io ero un professionista e ho pensato alla mia carriera, non ho tradito nessuno. Esultanza nel derby? Dovevo presentarmi bene al Milan e il gol nel derby era troppo importante, non sono riuscito a trattenermi anche se poi forse è da lì che si è incrinato il rapporto con i tifosi. Però nessuno ricorda la mia esultanza quando invece segnai contro il Milan, certe cose vengono scordate troppo in fretta. Il partner migliore? Senza dubbio Ivan Zamorano. Solitamente non c’è mai feeling tra gli attaccanti, un po’ com’era tra Inzaghi e Del Piero, invece io e Ivan eravamo amici dentro e fuori dal campo”.

Ma quale sarà il risultato dell’Inter in questa stagione? Ecco cosa ne pensa Ganz: “Ci sono ancora tante partite e dietro bisogna fare attenzione a Parma, Verona ed Atalanta; spero che anche l’Atalanta riesca a guadagnarsi l’Europa League. Poi va detto che anche il Milan è una squadra imprevedibile, anche se l’Inter è avanti di sette punti: è un vantaggio importante, anche contando che il prossimo derby si disputerà in casa del Milan. Penso che, se il Milan dovesse qualificarsi in Europa League, sarebbe soltanto per demerito dei nerazzurri”.

 


Alessandro Caltabiano

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