Inter, dal Sassuolo alla Samp: ostacoli da superare per un calendario agevole

I giocatori dell'Inter
I giocatori dell’Inter

CALENDARIO INTER / MILANO – Dopo il brutto pareggio conquistato a Torino, il campionato dell’Inter ricomincia al ‘Meazza’. Avversario, il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, uno dei migliori allenatori italiani. Avversario temibile, che gioca e fa giocare, con (forse) l’ex Taider in mezzo al campo e il giocatore del momento a guidare l’attacco: Simone Zaza, già autore di un meraviglioso gol contro il Cagliari prima della firma per il momentaneo 1-0 contro la Norvegia in Nazionale.

Al suo fianco un’altra mina vagante, talentuosa e un po’ testa calda, Berardi. Insomma, due che potrebbero far arrossire la difesa nerazzurra, domenica orfana del suo leader, Nemanja Vidic. Banale dirlo ma quella contro i neroverdi sarà per l’Inter una partita da vincere e in cui convincere, magari la prima di una striscia di risultati positivi, che la proietterebbero subito nelle zone alte della classifica.

Da qui a fine ottobre il cammino della squadra di Mazzarri appare, almeno sulla carta, poco tortuoso. Dando per scontato il superamento della ‘pareggite‘, che ha tanto penalizzato i nerazzurri nella passata stagione, quando furono 15 i pareggi, di questi ben 9 fra le mura amiche. E quello dell’ostacolo Europa League – fino alla chiusura di ottobre l’Inter giocherà in Ucraina (Dnipro, giovedì 18 settembre) e a Milano contro Qarabag (giovedì 24 settembre) e Saint-Etienne (giovedì 23 ottobre) -, non così insormontabile vista la (numericamente) buona rosa di Mazzarri.

Quindi dopo Sassuolo, in campionato Palacio e compagni avranno almeno altre cinque gare nettamente alla portata per i tre punti (Palermo e Cesena in trasferta; Atalanta, Cagliari e Sampdoria al ‘Meazza’), mentre tra prima e dopo la pausa per le Nazionali, prevista a metà ottobre, ci saranno i due primi avversari ‘pericolosi’: ovvero Fiorentina al ‘Franchi’ e Napoli in casa.

Chissà, magari i primi scontri diretti per qualcosa di ben più importante di un prevedibile quarto-quinto posto. E il famoso proverbio, “chi ben comincia è a metà dell’opera”, spesso ci indovina…

Raffaele Amato

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