Zanetti: “Europa League per il prestigio. A Kiev nacque il Triplete, Mourinho ci disse…”

Javier Zanetti
Javier Zanetti

INTER ZANETTI / MILANO – Domani sera riparte da Kiev – contro il Dnipro – il cammino europeo dell’Inter, lì dove cinque anni fa cominciò la strada verso il Triplete: “Prima della partita con la Dinamo (vinta 2-1 in rimonta, ndr), José attaccò ai muri dello spogliatoio la classifica del girone senza avere nemmeno il bisogno di dirci nulla: bastava guardarla, per rendersi conto che eravamo quasi fuori e che quella sarebbe stata la partita della vita“, racconta Javier Zanetti, capitano di quell’Inter che poi vinse tutto e oggi vicepresidente dei nerazzurri: “Nel primo tempo non funzionava niente e avevamo fatto una fatica terribile: Mourinho, senza perdere un attimo, ci disse ‘Siamo fuori: ora rischio il tutto per tutto‘. Tolse Cambiasso e Chivu per mettere Thiago Motta e Balotelli poi, a dieci minuti dalla fine, inserì pure Muntari per Samuel dicendomi di fare il centrale, visto che in campo era rimasto Lucio come unico difensore – aggiunge Zanetti – Non so se Moratti avrebbe esonerato Mourinho se non avessimo passato il girone, ma certo è che quella notte ci siamo resi conto che nulla sarebbe stato impossibile. Quello del Triplete era un gruppo unito anche se c’è chi ha voluto far passare il messaggio che non fosse così. Nei confronti di chi ha vinto tutto e dei cosidetti ‘senatori‘ ci vuole rispetto per quello che hanno fatto. Ora l’Europa League può ridarci prestigio ed è il primo gradino per tornare a vincere tutto in Italia e in Europa. La storia del Triplete dimostra a questi ragazzi come le grandi vittorie si costruiscono negli anni e che, se si riesce a creare un grande gruppo, ogni risultato è raggiungibile”, chiosa Zanetti.

R.A.

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