Mazzarri: “Non mi dimetto”. Fiducia ‘limitata’ di Thohir: ipotesi traghettatore fino a giugno

Thohir e Mazzarri
Thohir e Mazzarri

INTER MAZZARRI-THOHIR / MILANO – I due ko consecutivi in campionato, hanno infuocato il già elettrico ambiente nerazzurro. A rischiare il posto è ovviamente Walter Mazzarri, colpevole di non aver dato un gioco alla sua squadra e di aver perso autorevolezza all’interno dello spogliatoio. Il tecnico, però, non ha alcuna intenzione di dimettersi. Dopo la sconfitta contro la Fiorentina, infatti, ha parlato chiaro e con fare orgoglioso nello spogliatoio davanti ai suoi giocatori: “Non mi dimetterò mai – riporta il ‘Corriere dello Sport’ -. Non abbandono la nave, anzi ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione”. Per sbollire e ricaricare le batterie in vista di quindici giorni roventi, ma senza molti Nazionali, che anticiperanno la delicata sfida col Napoli, decisiva soprattutto per il suo futuro, Mazzarri ha passato il lunedì in famiglia, ricevendo la chiamata di Thohir, il quale gli ha ribadito piena fiducia, pretendendo, al contempo, prestazioni e risultati.

Questa fiducia, però, appare essere ‘limitata’: se l’Inter dovesse anche perdere la sfida con gli azzurri (che l’indonesiano vedrà in tribuna al ‘Meazza’), il patron potrebbe anche decidere di cambiare guida tecnica, che costringerebbe le casse societarie a un esborso economico non indifferente, visto il contratto da 3,5 milioni fino al 2016 del sanvincenzino. Scenario che Thohir vorrebbe evitare, ma che diventerebbe inevitabile in caso di terzo ko: l’eventuale sostituto di Mazzarri avrebbe le vesti di un traghettatore: si fa il nome di Zenga, idolo dei tifosi interisti, ma al momento solo una suggestione mediatica.

Raffaele Amato

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