Ausilio: “Preparazione sbagliata, però Mazzarri resta. Gli obiettivi e scambi con la Juve…”

Mazzarri e Ausilio

INTER AUSILIO / TORINO – A ‘Tuttosport’ Piero Ausilio ribadisce piena fiducia in Mazzarri, che resterà sulla panchina dell’Inter anche in caso di sconfitta col Napoli: “Non è solo, in società siamo tutti con lui. Due partite andate male sono qualcosa di estremamente piccolo rispetto a quello che può essere la nostra progettualità”. Contro Cagliari e Fiorentina cosa non ha funzionato? “Siamo stati condizionati da una condizione atletica precaria, messasi in evidenza soprattutto contro i sardi e il Qarabag, e da una fragilità mentale, venuta alla luce a Firenze”.

Mazzarri-Inter, binomio che dunque proseguirà a dispetto dei tifosi: “A San Siro sono stati fischiati anche Mancini e Mourinho. Sono all’Inter da 17 anni, ne ho viste di tutti i colori. La cultura italiana è quella che è, non possiamo cambiarla. Nessuno potrà mai avere un consenso unanime, qualcuno la penserà sempre in maniera diversa. Siamo convinti che alla lunga il lavoro del tecnico, la sua esperienza e la forza che la nostra fiducia gli darà ci ripagheranno”. La squadra è però falcidiata da molti infortuni: “Volevamo partire subito forte per evitare brutte figure negli Usa, inoltre c’era un preliminare di Europa League da giocare e non potevamo sapere a luglio il valore dell’avversario. Forse qualcosa nella preparazione è stato anche sbagliato“.

Ausilio predica calma e rilancia: “La squadra ha qualità negli uomini, allenatore e giocatori, per giocarsi il terzo posto. Juve e Roma sono superiori, ma con le altre abbiamo tutto per giocarcela e non posso pensare che l’Inter sia inferiore a Milan, Lazio, Napoli e Fiorentina”. Insomma il nuovo progetto va avanti: “Quello di Thohir è a lunga gittata. L”obiettivo è dimezzare il passivo di bilancio e arrivare in parità. Questo processo potrebbe essere accelerato dal raggiungimento della Champions, che porterebbe introiti maggiori. Noi il nostro l’abbiamo fatto dimezzando il monte ingaggi, ma sotto i 70 milioni non possiamo andare. Anzi, nei prossimi anni torneremo sicuramente su cifre superiori”. Infine dopo il mancato affare Vucinic-Guarin, Ausilio promette che non farà più scambi con la Juventus: “Meglio avere altri referenti, però se si creassero delle buone condizioni per prendere ‘bravi’ giocatori dei bianconeri, allora ci penserei…”

R.A.

 

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