Inter-Napoli, Mazzarri: “Curioso di vedere come finirà. Tifosi? Forse dovrebbero aiutare…”

Walter Mazzarri
Walter Mazzarri

INTER CONFERENZA MAZZARRI / APPIANO GENTILE – Dopo le due sconfitte consecutive contro Cagliari e Fiorentina, l’Inter cerca redenzione affrontando in casa il Napoli dell’ex dal dente avvelenato Rafa Benitez. Nella consueta conferenza stampa della vigilia, il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri ha presentato la sfida contro i partenopei: ecco le sue parole riportate da Interlive.it.

“In questi quindici giorni abbiamo lavorato bene e cercato di analizzare i problemi che abbiamo avuto, e ho visto i ragazzi carichi e intenzionati a riscattarsi dopo alcune partite non all’altezza. Stiamo preparando la partita con molto scrupolo ed attenzione, tutti sono coinvolti e speriamo di fare quello che in altre occasioni non siamo riusciti a fare: vogliamo fare una partita intensa, importante, e speriamo che gli episodi siano un po’ più dalla nostra parte. Kovacic e Medel? Sono tornati acciaccati, oggi faremo delle verifiche e domani prenderò una decisione dopo un piccolo test finale. Quella con il Napoli è una bella partita, con due squadre importanti, e io stesso sono curioso di vedere come andrà a finire”.

La fiducia di Thohir? E’ importante, io con lui ho un grande rapporto e non seguo tanto quello che dicono all’esterno, ora spero di fare meglio per condurre la squadra a traguardi importanti come la Champions League e regalare ai tifosi le emozioni che sono abituati a vivere. Il Napoli si è ripreso ma ci sono ancora tantissime partite da giocare, niente è definito e noi vogliamo riprenderci per continuare la lotta al terzo posto. Nel nostro calcio si tende a dare giudizi in fretta ma poi può succedere di tutto, la Serie A è imprevedibile e siamo in corsa per l’obiettivo. Noi all’interno sappiamo le dinamiche e sappiamo che c’è da lavorare, a volte abbiamo giocato bene e altre no, ma i ragazzi sanno cosa voglio e lo sapete anche voi: una squadra aggressiva, che ci metta tanta intensità, ma da ora servono anche i risultati e voglio che tutto sia finalizzato a quello. Domani ci sarà anche Bonazzoli, che è un giovane di prospettiva e che ci darà tante soddisfazioni in futuro. Fischi? Non fanno mai bene, i tifosi dovrebbero incitare durante la gara e poi magari fischiare quando la partita finisce. Se un ragazzo è insicuro e al primo errore viene fischiato, perde sicurezza e si ottiene un effetto boomerang”.

Palacio? Sono state due settimane importanti per recuperarlo, è tornato a lavorare su buoni livelli e ho rivisto il Palacio dei tempi migliori. Inter-Napoli dell’anno scorso? Non si può fare il paragone rispetto all’anno scorso, c’era un gruppo diverso e la mia visione è sempre la stessa. Noi siamo l’Inter e dobbiamo pensare partita per partita, la nostra visione è la stessa: dobbiamo imporci e quando perdiamo palla bisogna pressare per recuperarla il prima possibile. Le parole di Ausilio sulla preparazione? Il mio preparatore è bravissimo e non sbaglia mai, il problema è che i giocatori son tornati tardi dal Mondiale e se si vuole fare la preparazione bisogna farla tutti insieme. Quelli che si sono aggiunti dal 5 agosto non hanno potuto fare la preparazione intera e durante l’anno questo si paga, specialmente quando si gioca una partita ogni 3 giorni. Medel ad esempio è arrivato infortunato, così come Palacio. Ausilio ha detto le stesse cose che ho detto io dopo Firenze”.

Le parole di Handanovic su Kovacic? Ha ragione, Kovacic è migliorato tantissimo e Samir lo aiuta a crescere. Il “Mazzarri è salvo” di Fassone? Salvo da cosa? Se c’era qualche pericolo non ne so niente… (scherza, ndr). Fischi? Io sono il primo tifoso della mia squadra e i tifosi vogliono vincere. Ma se vogliono vincere, forse dovrebbero aiutare la squadra e incitarla come faccio io, anziché fischiare durante la partita. Se io sbaglio sono liberissimi di fischiare, ma lo facciano a fine partita per non peggiorare le cose. I momenti di difficoltà si superano tutti insieme, fare gruppo è l’elemento che può aiutarci ad uscire da un momento difficile. Se siamo stanchi, meglio fare le cose semplici e restare concentrati. Come fare il 3-5-2 con gli assenti? Se lo faccio è perchè credo di avere gli interpreti giusti, abbiamo tanti cambi e se l’emergenza sarà sproporzionata vedremo di cambiare modulo. Queste due settimane non mi sono servite per sperimentare un nuovo modulo perché mancavano tanti giocatori e non avrebbe senso spiegare tutto ad alcuni mentre gli altri – che sono tornati giovedì – non ne sapevo nulla”.

Peggio i sette gol subiti o il solo gol fatto? Bisogna vedere anche come sono arrivate le cose al di là delle statistiche. Quella col Cagliari è stata una partita anomala per l’espulsione, con la Fiorentina abbiamo subito due gol occasionali, dalla distanza, il terzo invece mi ha fatto arrabbiare tantissimo. A parte quei due gol non abbiamo subito tantissimo, bisogna creare di più e cercare di sfruttare le occasioni che capitano. Domani spero nel risultato, bisogna vincere nel più breve tempo possibile perché abbiamo l’esigenza della classifica, per il bel gioco possiamo aspettare”.

Il Napoli? Che devo dire, è una squadra forte, organizzata, che ha un grande allenatore e che è bravissima a giocare in velocità. Che tipo di allenatore sono? Sono uno moscio, che non aiuta i ragazzi, freddo, che non dice mai niente… scherzo. La realtà è che i miei ragazzi sanno chi è il vero Mazzarri, io non posso parlare di me stesso e comunque non mi viene bene”.

Alessandro Caltabiano

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