Inter, Palacio: “Battiamo il Napoli e cambia tutto. Siamo da terzo posto”

Rodrigo Palacio
Rodrigo Palacio

INTER NEWS PALACIO NAPOLI / MILANO – E’ un Rodrigo Palacio a tutto tondo quello che si concede in una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’ alla vigilia del delicatissimo match contro tra Inter e Napoli: “Per come la vedo io, è una partita che arriva nel momento giusto. Un successo, infatti, ci regalerebbe un’immediata iniezione di fiducia. Poi è bello affrontare le grandi squadre quando non stai bene: le motivazioni aumentano e vai campo ancora più carico. Sono convinto che l’Inter giocherà al massimo, sappiamo di non potere perdere altri punti. Dobbiamo giocare bene, come solo una squadra compatta sa fare. Sappiamo di non poter sbagliare. Siamo in un momento duro, ma vincendo possiamo cambiare tutto. Dopo le sconfitte contro Cagliari e Fiorentina abbiamo parlato parecchio tra di noi. Ci siamo resi conti che non deve più accadere, che dobbiamo migliorare. Alla fine, però, è tutta una questione di giocare bene o male e non abbiamo giocato male. Forse la questione è più mentale, perché a me sembra che la squadra corra. Anche se magari talvolta abbiamo corso male…”.

HIGUAIN – “E’ sempre bello avere al fianco giocatori forti, perché automaticamente si alza pure il tuo livello. In Nazionale è lui il titolare mentre io sto in panchina e, in generale, quando entro è per prendere il suo posto, quindi con Higuain ho giocato poco. Comunque mi trovo bene con lui e siamo amici. Pericolo numero uno? Sì, assolutamente. E’ la prima punta, quello che fa più gol. Ma anche gli altri attaccanti del Napoli sono forti”.

CONDIZIONE FISICA – Palacio spera di tornare in forma e sbloccarsi contro il Napoli: “Prima c’è stato l’infortunio alla caviglia, poi il Mondiale. Sono tornato a Milano e non stavo bene. Ho lavorato tanto. Ma con il susseguirsi delle partite non sono riuscito ad allenarmi bene. Così ho sfruttato questi giorni per lavorare: per me la sosta è stata importante. Per il resto, le risposte le può dare soltanto il campo. Posso dire che adesso mi sento bene”.

ICARDI E OSVALDO – Il ‘Trenza’ parla dei suoi compagni d’attacco: “Con Mauro siamo insieme da un anno e mezzo. Io conosco i suoi movimenti e lui i miei. Formiamo una buona coppia. Ha un talento notevole ed è un attaccante completo. E’ giovane, quindi deve ancora imparare tanto, ma può diventare un campione. Per quanto riguarda Osvaldo, invece, non ho ancora avuto tante occasioni per giocare con lui. Lo conoscevo come avversario, ma ora che mi alleno con lui tutti i giorni posso dire che ha una tecnica impressionante e che mi piace molto il suo modo di stare in campo. Per me non fa differenza mi trovo bene e mi fa piacere giocare con entrambi”.

TIFOSI – Thohir ha chiamato a rapporto i tifosi, Palacio gli fa eco: “Il pubblico è importante , come sempre. I tifosi ci hanno sempre dato una mano e accadrà anche domani, ne sono sicuro. Dovremo dimostrare di essere decisi e determinati, così loro si caricheranno ancora di più. Fischi a San Siro? Sono capitati, è vero ed è ovvio che non possa far piacere. Ma allo stesso tempo è un reazione normale a cui siamo abituati. Il calcio è così, quando una squadra gioca male e non vince, i tifosi si arrabbiano. Ma noi non dobbiamo farci distrarre, ma solo rimanere concentrati nello sviluppo il nostro gioco”.

OBIETTIVO CHAMPIONS – “Penso che l’Inter possa puntare alla zona Champions, ma le parole non bastano, servono pure la conferma del campo – prosegue Palacio – L’organico è senz’altro buono. Soltanto Juventus e Roma sono superiori, per il resto possiamo giocarcela con tutti. Occorre però fare le cose giuste. Non possiamo dire che valiamo la Champions e poi finiamo col perdere in casa con il Cagliari…”.

DA MORATTI A THOHIR – “Per me non è cambiato nulla. Ultimamente Thohir è venuto più spesso e quando ci viene a trovare scambiamo sempre qualche parola. Si nota però che vuole fare bene e che ha in mente di migliorare l’Inter. E’ un progetto nuovo: per il bene di tutti, la speranza è che sia la strada giusta”.

FUTURO – “Il rinnovo di contratto è stata una indubbia manifestazione di fiducia da parte della società. Era quello che desideravo. Finire all’Inter? Io sono concentrato sul presente, penso a giocare e a fare bene adesso. Poi si vedrà quello che accadrà. All’Inter sono felice. Ma poi mi piacerebbe tornare in Argentina per concludere, come ha fatto Milito”.

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