Thohir ‘accerchiato’ da condannati e agnelloidi

al centro, Erick Thohir
al centro, Erick Thohir

INTER THOHIR / MILANO – Non vogliamo ergerci a difensori di Thohir come di nessun altro. Non siamo né avvocati né miserabili ruffiani di chissà quale corte. Allo stesso tempo ci risulta complicato non evidenziare lo schifio generale che nelle ultime ore ha ruotato e preso di mira il proprietario e presidente dell’Inter. Criticabile e attaccabile su molti aspetti (anche per il suo legame con Infront e i condannati Lotito e Tavecchio), basta non cadere nel volgare-razzista o, peggio ancora, nel ridicolo. Nel primo caso il riferimento è alla ignobile uscita del presidente Ferrero, presidente (alla ricerca di visibilità e affari) della Sampdoria nonché un condannato in primo grado per bancarotta fraudolenta (in merito al fallimento della Livingston Energy Flight) – che nel calcio come nella vita spesso rafforza, anziché indebolire, il proprio curriculum – il quale domenica si è permesso senza una benché minima vergogna di definire Thohir, in modo dispreggiativo e razzista, un “filippino“, e poi dicono che il mondo del pallone italiano sia allo sfascio per colpa di Balotelli e degli ultrà… Mentre nel secondo il riferimento è all’articoletto da bassa tastiera – varrà certamente meno del nostro – scritto da una certa Evelina Christillin, presunta storica (addirittura ‘opinionista’ a ‘La Domenica Sportiva’: come dare torto a chi vorrebbe abolire il canone Rai, ora astutamente collocato nella tassa di possesso), di certo juventina e collezionatrice di incarichi molti di stampo Agnelli (il padre Emilio, presidente dell’Aci di Torino, era intimo amico del non avvocato Gianni) e, ben più importante, presidente dell’Associazione Prevenzione Anoressia Torino, la quale ha circoscritto il patron nerazzurro con queste parole: “Un piccoletto ciccione indonesiano“. A dir poco paradossale, da immediata rimozione dell’incarico con annessa richiesta di danni, se almeno non fossimo nel Paese di ‘er viperetta’ e degli agnelloidi.

Raffaele Amato

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