I desideri di Mancini per far tornare grande l’Inter

Mario Balotelli
Mario Balotelli

CALCIOMERCATO INTER / MILANO – Almeno inizialmente l’Inter di Mancini dovrebbe schierarsi con un 4-3-1-2. Probabilmente con Kovacic, più che Hernanes, nel ruolo di trequartista alle spalle di Palacio e Icardi, con Osvaldo primo sostituto di entrambi. L’ex e neo tecnico nerazzurro, però, non disdegnerebbe il passaggio al 4-2-3-1, impiegato spesso e volentieri nella sua fortunata e vincente esperienza al Manchester City. Ma per tal modulo servirebbero dei rinforzi, tutt’altro che esclusi da Thohir, in particolare sulle corsie esterne. Ora risulta facile accostare all’Inter, essendo Mancini un ex ‘citizens’, i vari Zabaleta, Clichy o il sempre in voga Kolarov, ma la realtà è che questi nomi al momento appaiono difficili da raggiungere, sia perché militano in un club ricco e in lotta per grandi traguardi, sia perché il loro stipendio nonché costo del cartellino rimangono fuori budget per questa Inter. Anche se le sorprese, come dimostrano le ultime ore, sono sempre dietro l’angolo… Ma il grande ‘desiderio’ di Mancini potrebbe essere uno soltanto: ovvero Erick Lamela (c’è chi dice anche Lavezzi), un giocatore (ora complicato da prendere) che scombussola le difese avversarie per le sue grandi capacità nel dribbling e per la sua imprevedibilità sfruttabili, nel sopracitato 4-2-3-1, sull’out destro, nei tre – per così dire fantasisti: l’argentino, Palacio e Kovacic, coperti da Medel e il regista Hernanes – dietro a Icardi. Il centravanti del presente e del futuro nerazzurro ma che, viste le numerose richieste e le difficoltà per il rinnovo, potrebbe clamorosamente far posto a Mario Balotelli (scrive ‘Tuttosport’), ‘pupillo’ di Mancini e destinato a lasciare Liverpool al più presto. Qui entriamo (quasi) nel fantamercato, considerando anche che il tecnico jesino abbia sempre fatto giocare Mario (giustamente) non da prima punta, e il brutto modo con cui l’attaccante si sia lasciato coi tifosi interisti, anni dopo ulteriormente ‘beffati’ dal suo approdo al Milan.

R.A.

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