Juan Jesus: ”Mancini un grande allenatore. Ecco cosa ci manca per tornare al top”

Juan Jesus (@inter)
Juan Jesus (@inter)

INTER JUAN JESUS DOMANDE TIFOSI / MILANOJuan Jesus si è reso protagonista della puntata settimanale di ‘Inter Nos’ su ‘Inter Channel’. Il brasiliano ha risposto alle domande degli utenti di ‘Twitter’. Queste le domande più interessanti degli utenti e le risposte del roccioso difensore:

Cosa fai nel tempo libero?
“Gioco alla Playstation, a Fifa e altri giochi. Sono bravissimo. Pronto a fare una sfida online con un tifoso!”.

Ti senti più responsabilità addosso quest’anno?
“Sì, ormai sono qui da tre anni, ho una responsabilità in più di aiutare la squadra. Ma nessun peso”.

Cosa pensi del nuovo mister? Riusciamo ad andare in Europa?
“Mancini sappiamo quanto può dare alla squadra in 15 giorni sono cambiate tante cose, stiamo provando a capirlo prima possibile. Ci ha detto che è contento, che abbiamo fatto in fretta a capire. Ma dobbiamo ancora lavorare. L’obiettivo è l’Europa, ma anche il campionato, l’Inter non può stare in questa posizione. Bisogna fare di tutto per tornare a vincere subito”.

Il più serio e il più timido nello spogliatoio?
“Samir e Vidic sono i più seri, ognuno ha il suo carattere. Timido? Era Palacio, ma quest’anno si è svegliato e scherza con tutti. Mi spiace che non riesca a segnare, è un mio amico, l’anno scorso ci ha aiutati tanto. Ma capita agli attaccanti, prima o poi si sbloccherà. Come timidezza ora c’è Krhin, il più tranquillo”.

Con chi sei più amico nello spogliatoio?
“Mi trovo bene con tutti, con Kovacic c’è un bel rapporto, parliamo di tutto, scherziamo, litighiamo. Si discute, capita quando si gioca, per aiutare la squadra. Poi si resta tutti amici”.

Cosa preferisci dell’Italia?
“La spiaggia della Sardegna, è bella. L’isola Maddalena, la Costa Smeralda, tutti posti belli. Anche la Sicilia è bella. Poi mi piacciono Milano, Roma. Ho girato molto finora, spesso mi fermano per gli autografi ma appena posso metto il cappuccio per nascondermi. Altrimenti non riesco a camminare”.

Quale giocatore della storia dell’Inter ti piace di più?
“Sono passati tanti grandi giocatori, però sin da piccolo guardavo Lucio, anche prima dell’Inter. Lui è un esempio per me”.

Pensi di poter diventare il più grande difensore dell’Inter?
“Difficile, sono ancora giovane e devo lavorare tanto per essere un grande difensore. Qui ci sono stati grandi campioni, Samuel, Lucio… Devo lavorare ogni giorno per crescere e imparare. Di Walter mi piaceva la cattiveria. Faceva fallo e diceva che non c’era, poi molto intelligente. Spero di fare anche solo il 50% di quello che ha fatto lui. Ogni volta che gioco provo a dare il 100%, posso sbagliare ma non per cattiveria. Ma poi cerco sempre di rimediare. Se non sono soddisfatto resto arrabbiato anche tre giorni”.

Qual è la soluzione per uscire da questo periodo?
“Momento difficile per tutti, l’Inter non è mai stata così in basso. Il campionato è difficile, si pensi all’Empoli a Napoli. Non esistono partite facili, ma siamo l’Inter e se non basta il 100% dobbiamo metterci il 300%. E’ dura per i tifosi, per noi e la società”.

Ronaldo, Maicon, Julio Cesar e Lucio, senti qualcuno di loro?
“Sento ogni tanto Maicon, abbiamo lo stesso procuratore. Julio e Lucio non li ho sentiti più, ma tengo a loro perché mi hanno aiutato tanto”.

Materazzi, Samuel o Chivu, a chi ti ispiri?
“Tutti giocatori diversi, il comune è che sono mancini. Ognuno ha avuto il suo modo di giocare. Chivu e Wally sono bravissimi, direi loro due”.

Quanto è importante sentire l’appoggio dei propri tifosi nei momenti difficili?
“Credo sia la cosa che conta di più. Se hai litigato con qualcuno e torni a casa e litighi ancora non va bene. Ti aspetti un abbraccio dalla famiglia. i tifosi devono sostenerci, siamo una squadra giovane, ci conosciamo da poco. Devono aiutarci quando le cose vanno male, non dobbiamo giocare fuori casa a San Siro. Sento la curva che canta sempre, negli altri settori però no. Al primo errore si sente rumoreggiare. Se loro sono arrabbiatiu è così anche per noi. Non vogliamo fare brutte figure, agli errori non devono seguire i fischi. Per uscire da questo momento serve l’aiuto di tutti, nessuno di noi vuole perdere perché tanto i tifosi fischiano”.

Pensi di poter tornare a fare il terzino?
“In Brasile ho giocato spesso lì, sono pronto sempre. Se il mister mi chiede di farlo sono tranquillo, non cambia nulla per me”.

Qual è l’obiettivo della tua carriera?
“Uscire da questo momento e portare l’Inter più in alto possibile. Per me è anche una questione personale, non possiamo restare in quella posizione di classifica. Però penso al presente, giorno dopo giorno”.

Cosa manca all’Inter per tornare al top?
“Manca cattiveria agonistica, concentrazione al 100%. Juve e Roma giocano a mille, il mister ci sta lavorando. Contro l’Udinese abbiamo fatto un buon primo tempo, ma bisogna continuare per 90 minuti”.

Chi è il compagno più pazzo avuto all’Inter?
“Sicuramente Maicon, mi faceva ridere ogni giorno. Anche Cassano, matto ma con grande cuore. Anche se lo vedo due volte l’anno mi fa sempre ridere, è gentile”.

Quando farai un altro gol? Puoi chiedere di salire sui corner a Mancini?
“Adesso sto salendo, contro il Dnipro avevo subito rigore prima del gol di Kuzmanovic. Anche contro l’Udinese sono andato vicino al gol. Manca poco, sono contento che il mister mi fa salire”.

Quale compagno di squadra ti ha fatto crescere di più?
“Samuel, mi consigliava sempre quando giocavo con lui. Era un piacere per me, mi dava sicurezza, potevo sbagliare e lui rimediava dicendomi di stare tranquillo”.

Cos’hai provato la prima volta che sei entrato ad Appiano?
“Era gennaio, c’erano 2 metri di neve. Per me era un’emozione, prima volta in Europa, una grande squadra. Ero sorpreso da tante cose, curioso di conoscere tutto. Mi sono trovato subito bene, c’erano tanti brasiliani che mi hanno aiutato”.

Secondo te Neuer meriterebbe il Pallone d’Oro?
“No, Samir è più bravo. Neuer è fortissimo ma io devo difendere il mio portiere. Quest’anno Cristiano Ronaldo ha fatto grandi cose, lo merita lui”.

Che effetto ti ha fatto incontrare Stramaccioni eda avversario?
“Abbiamo parlato poco, ci siamo salutati. Gli ho fatto gli auguri per la nascita del figlio. Gli auguro il meglio, mi ha fatto giocare quasi sempre. E’ giocane e bravo, può fare una grande carriera. Deki? Mi ha fatto piacere, ci ha detto di stare tranquilli e di rimanere a testa alta”.

Qual è il nostro giovane in cui credi di più?
“Ieri tutti si sono comportati bene, ci sono tanti ragazzi bravi. Camara, Puscas, Bonazzoli, Ventre, Sciacca. posso dire tutta la Primavera. Se devo sceglierne uno, dico Donkor. Giovane, si allena da tanto con noi, è velocissimo, può crescere tanto. Se ci fosse l’opportunità di giocare altrove per crescere consiglierei di andare, poi bisogna lavorare per sé stessi e un’esperienza è sempre utile per farsi trovare pronti”.

Qual è la tua miglior partita all’Inter?
“Non ricordo cosa ho mangiato ieri! Nel cervello ho due formiche (ride, ndr). Credo l’anno scorso, lo 0-0 contro la Roma, c’era anche Lamela e l’ho fermato”.

Un calciatore che servirebbe all’Inter?
“Cristiano Ronaldo sicuramente. Portiamo lui! Per lui sarebbe più difficile giocare qui, è troppo tattico, le difese sono chiuse”.

Chi è il tuo migliore amico?
“Si chiama Maxwell, ha giocato con me tanti anni e abbiamo ancora un bellissimo rapporto. Anche Coutinho è un mio amico. Ho pochi amici, ma buoni”.

Infine, un messaggio finale ai tifosi: “Abbiamo bisogno di tutti voi. Buone feste, divertitevi e godetevi la vita!”

Alessandro Caltabiano

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