Inter, Icardi si racconta: “Del calcio non mi frega. A volte sbrocchiamo perché…”

Mauro Icardi
Mauro Icardi

INTER, ICARDI CALCIO MARADONA MAXI LOPEZ / MILANO – Ai microfoni di ‘Sport Week’ Mauro Icardi si racconta dentro e fuori dal campo. E non è la solita intervista… Tante le rivelazioni clamorose a partire da quella sul calcio: “E’ uno sport che mi fa divertire, però ci gioco e basta, le partite non le guardo mai e di quel che succede nell’ambiente non so nulla. Ad esempio non conosco il risultato dell’ultima partita del Milan né quali sono gli accoppiamenti nelle semifinali di Coppa Italia. Sono sempre stato così sin da ragazzino. Alle giovanili del Barcellona vivevo dentro il ‘Camp Nou’, dietro la porta praticamente, e i giorni di gara me ne stavo in camera a guardare un film. E non creda che sia l’unico: ce ne sono parecchi di giocatori a cui non frega niente del calcio” rivela Icardi.

WANDA E CASA – Wanda Nara dice che Icardi è un quarantenne intrappolato nel corpo di un ventenne. “E ha ragione – prosegue l’attaccante argentino – Da quando ho 10 anni so di essere più maturo della mia età, e pure le madri dei miei amici me lo dicevano sempre. Merito di mia mamma, che m’ha lasciato libero di prendere le mie belle musate, facendomi capire che la vita non è Disneyland. Il divorzio dei miei genitori? Non me n’è fregato niente. Ero già grande e giocavo nella Sampdoria. Chiamavo lui, chiamavo lei, e basta. A casa sono sempre impegnato in qualcosa. Magari a mezzanotte mi viene in mente di montare un armadietto e lo faccio. Con Wanda siamo reduci da un trasloco e ho pensato a tutto io: fare gli scatoloni, scaricare, montare i mobili… Non è un comportamente da milionario? Lo so, ma questo mi piace fare”.

MAXI LOPEZ E MARADONAIcardi parla poi di Maxi Lopez, padre degli altri tre figli di Wanda Nara: “Ho tatuato sul braccio i loro nomi perché sono tre bambini che passano tutto il giorno insieme a me e io sono il responsabile della loro infanzia. Mi chiamano Mauro oppure papà. Né io né Wanda però parliamo mai con Lopez: tutti i giorni lui telefona, leggiamo il suo nome sul display, passiamo il telefono ai bambini e stop. Fine delle relazioni”. Anche Maradona commentò la situazione, accusando l’interista: “Non mi ha ferito: sapevo come la pensava, ma sono andato lo stesso alla partita organizzata dal Papa. Quando mi hanno riportato le sue parole mi sono fatto una risata“.

SBROCCATE E AMBIZIONE– “Perché a volte i calciatori sbroccano? Per l’adrenalina che ti dà il calcio. Se sei arrabbiato e sei carico… tac, te ne vai fuori di testa. Siamo modelli di comportamento, me ne rendo conto, ma siamo anche persone e ogni tanto sbagliamo – risponde Icardi – Non so se sto pagando una punizione troppo severa per le mie scelte, io dico solo che la gente deve farsi i cazzi suoi prima di parlare. Pensare alla propria vita e poi a quella degli altri. Nessuno è pulito al 100%. Ho un’ambizione: fare bene nel calcio, avere una vita tranquilla ed essere felice. Gli infelici sono quelli che ascoltano sempre gli altri, io non ho mai ascoltato nessuno”.

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