Celtic-Inter 3-3, le pagelle: Palacio torna bomber di razza, ma la difesa è impresentabile

Rodrigo Palacio
Rodrigo Palacio

CELTIC-INTER PAGELLE / GLASGOW – Pareggio pirotecnico tra l’Inter e il Celtic in Scozia. I nerazzurri cominciano alla grande, con le reti di Shaqiri e Palacio già prima del quarto d’ora: i padroni di casa però riagguantano il risultato grazie a un gol di Armstrong e un’autorete di Campagnaro, poi Palacio riporta in vantaggio la squadra di Mancini. Nel secondo tempo l’Inter soffre e, proprio quando sembra tutto finito, incassa il gol di Guidetti che sancisce il definitivo 3-3.

INTER

Carrizo 7 Da spettatore inoperoso a portiere bucato per due volte il passo è breve, brevissimo. L’argentino paga l’inaffidabilità dei suoi compagni, poi fa del suo meglio per limitare gli scozzesi e a metà della ripresa salva il risultato con due autentici miracoli. Incolpevole sul gol di Guidetti nel finale.
Campagnaro 5 Non impeccabile sul 2-2, quando probabilmente è lui stesso – e non lo scozzese Armstrong – a mettere il pallone alle spalle di Carrizo. Gioca con l’esperienza ma non basta.
Ranocchia 4  Inizia bene ma si scioglie alla prima difficoltà, accusando il colpo e manifestando la capacità cronica di regalare il pallone agli avversari ad ogni minimo tocco. Emblematico l’episodio al 75′, quando con un tocco di testa spizza il pallone per Henderson: sarebbe stato un assist perfetto… se i due fossero stati compagni di squadra. Colpevole sul primo gol di Armstrong ed anche su quello di Guidetti allo scadere.
Juan Jesus 5 Meglio rispetto al suo compagno di reparto, domina sulle palle alte ma anche lui non brilla affatto. Ottimo però nel finale, quando per due volte recupera in velocità sull’attaccante biancoverde lanciato a rete. 
Santon 5 Ha qualche responsabilità sul gol che riapre la partita, quando lascia Matthews libero di servire l’assist per Armstrong.
Medel 7 Sempre al punto giusto, partita di grande spessore ed intelligenza. Oltre al consueto lavoro sporco sulla mediana, il cileno si fa notare per il lancio che ispira il 2-3 firmato Palacio. Nel finale conquista anche qualche calcio di punizione importante. La sensazione è che sia imprescindibile per questa squadra.
Guarin 6 Bene nel primo quarto d’ora meraviglioso giocato dalla squadra di Mancini, ma esce dal gioco durante la fase più concitata, quella seguita al pareggio scozzese. Anche nel secondo tempo non si fa vedere particolarmente, ma si impegna e lotta su ogni pallone, il tanto che basta per strappare una sufficienza risicata.
Kuzmanovic 6 Ispira la rete di Shaqiri con un lancio millimetrico, ma è da rivedere sul primo gol di Armstrong, quello che riapre la partita. Episodio in cui, peraltro, non viene supportato a dovere da Santon.
> dal 79′ Dodò sv
Shaqiri 7 Autentica mina vagante, sblocca la partita sfruttando abilmente una respinta favorevole e poco dopo impegna nuovamente Gordon col sinistro. Sempre bravissimo a trovare lo spazio per inserirsi, nel secondo tempo non viene supportato a dovere dai compagni e cala alla distanza. Al 95′ ha l’ultima possibilità su calcio di punizione, ma Gordon smanaccia via.
Palacio 6,5 Sfrutta la prima occasione utile mettendo dentro il 2-0 e nel finale di tempo si ripete sull’ennesimo svarione del portiere scozzese. Nel secondo tempo sparisce.
Icardi 5,5 Piuttosto statico nel primo tempo, non ha mai l’occasione di calciare verso la porta di Gordon. Anche da assistman non è impeccabile, visto che – poco prima della sostituzione – si divora il passaggio decisivo per Palacio. Compleanno senza reti, non solo per colpa sua. 
> dal 75′ Kovacic sv

Mancini 5,5 La bolgia del ‘Celtic Park’ diventa nel giro di dieci minuti un innocuo vociare di sottofondo, tanta è l’incredulità del pubblico per lo strabiliante avvio dei nerazzurri, che entro il primo quarto d’ora si trovano già in vantaggio per 2-0. Tutto finito? Assolutamente no. La partita viene clamorosamente riaperta dai due gol segnati dagli scozzesi in poco più di un minuto. Più ombre che luci per la squadra di Mancini, che avrà ancora molto da lavorare sulla mentalità dei suoi giocatori. E l’inconsistenza di Ranocchia – che da capitano dovrebbe suonare la carica e non far precipitare la sua squadra in un vortice di confusione – inizia a diventare un po’ troppo debilitante, nonostante tutto il reparto difensivo questa sera sia stato al di sotto delle aspettative. Che cosa ha fatto di male Nemanja Vidic, per non meritare una chance di fronte all’inaffidabilità cronica degli altri centrali?

CELTIC

Gordon 5,5 Regala due gol ai nerazzurri ma quando trova Shaqiri si esalta.
Matthews 6,5 Molto bene sulla destra, dove impegna costantemente Santon. 
> dall’80’ Ambrose sv
Denayer 5,5 Non benissimo sugli attaccanti nerazzurri.
Van Dijk 6 Prestazione sufficiente per il difensore olandese.
Izaguirre 6 Gara positiva, a volte però è troppo rude.
Brown 6,5 Partita di sostanza, gioca bene per tutti i 90′.
Bitton 6,5 In un’occasione sfiora l’eurogol da distanza siderale. 
Mackay-Steven 6,5 Impegna la difesa nerazzurra per tutta la gara.
Johansen 6,5 Molto bene in fase offensiva.
Armstrong 7 Segna la doppietta che manda all’inferno l’Inter.
> dal 75′ Guidetti 6,5 Segna in extremis il gol che vale il pari.
Griffiths 5,5 Non benissimo rispetto ai compagni di reparto.
> dal 75′ Henderson sv

Deila 7 La sua squadra sorprende per abnegazione e per il gioco palla a terra, insolito per una squadra scozzese. Con i due gol trovati quasi a tradimento i biancoverdi insidiano l’Inter e, dopo il nuovo vantaggio dei nerazzurri, riescono a riagguantare la partita tenendo testa agli ospiti per tutta la gara.

Arbitro Vad e assistenti 5,5 Il giudizio dell’ungherese è piuttosto equo anche se manca un giallo ad Izaguirre per un calcio sulla caviglia di Campagnaro nel finale di primo tempo. In compenso non mancano le ammonizioni ai calciatori dell’Inter, visto che sono tre – Shaqiri, Campagnaro e Santon – i nerazzurri ai quali viene sventolato il cartellino sotto il naso. In particolare non convince l’ammonizione per simulazione a Shaqiri visto che lo svizzero, benché caduto con troppa leggerezza, non aveva protestato.

Alessandro Caltabiano

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