Inter, Fassone: “Noi duri con la Fiorentina, a Tavecchio non rispondo. Il prossimo acquisto sarà…”

Marco Fassone (inter.it)
Marco Fassone (inter.it)

INTER FASSONE / MILANO – Lunga intervista concessa da Marco Fassone, direttore generale dell’Inter, ai microfono di ‘Sky Sport’. Il dirigente nerazzurro ha toccato diverse tematiche calde, a cominciare ovviamente dal mercato: “Stiamo cercando di fare il massimo per completare la rosa il prima possibile. Siamo contenti, ma siamo solo a metà del lavoro e la miglioreremo ancora in qualche modo. Ci servono ancora degli innesti in ruoli in cui non siamo coperti, come il reparto offensivo che è la nostra priorità. Di centrocampo e difesa per ora siamo soddisfatti. Sarà importante anche cedere, perché siamo tanti: chi arriva all’Inter ovviamente vuole restarci, ma quest’anno c’è la lista obbligatoria a 25 giocatori e quindi qualcuno dovrà andare via piuttosto che stare fermo un anno. Medel? Per noi è fondamentale, lo ha dimostrato in stagione e pure in Copa America con il Cile diventato campione. Resta un punto fermo, ora dobbiamo pensare all’attacco e poi faremo il punto della situazione con Mancini”.

Gli viene poi chiesto cosa stia succedendo con Salah e, soprattutto, con la Fiorentina: “Noi abbiamo dovuto rispondere prendendo una posizione molto forte. Io con i dirigenti viola ci ho parlato, e ho spiegato che il giocatore ci interessa ma restiamo alla finestra, non abbiamo commesso alcuna scorrettezza. Speriamo che tutto si risolva nel più breve tempo possibile”.

Su Tavecchio, che nei giorni scorsi si era detto preoccupato per il mercato dell’Inter: “Non c’è bisogno nemmeno che gli risponda, ha detto lui stesso che rispetteremo le regole”.

Con il Milan pronto a “traslocare”, ‘San Siro’ diverrà tutto nerazzurro: “Abbiamo lavorato insieme al Milan, per i rossoneri questo è un primo passo e per noi idem. Ora possiamo investire su ‘San Siro’ e farlo nostro. Speriamo anche nell’aiuto delle istituzioni, in modo che anche Milano possa avere due stadi di proprietà per due squadre di grandissimo blasone, come in tutte le grandi città europee”.

Alessandro Caltabiano

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