Jovetic: “Inter top club della mia carriera. Infortuni? Ora vi spiego”

Stevan Jovetic
Stevan Jovetic

INTER JOVETIC / MILANO – “Per l’Inter sono disposto a fare qualsiasi ruolo, però la mia posizione ideale è quella con due punte in cui io sono la seconda con vista-porta”. Così Jovetic a ‘La Gazzetta dello Sport’. Domenica scorsa il montenegrino, preso dal Manchester City in prestito più obbligo di riscatto, ha già regalato i primi tre punti alla squadra nerazzurra con un tiro che fa parte del suo vasto repertorio al minuto 93: “Tutti impazziti dopo il mio gol, io pure. Ma soprattutto tutti quei tifosi che sembravano venirmi ad abbracciare, me li sono quasi visti addosso – dice Jovetic -. Quando ti ha chiamato Mancini per venire all’Inter? Era giugno credo: io ero al mare in Montenegro, lui pure direi. Dopo di lui, che è un grande allenatore, mi telefonò Ausilio: entrambi mi spiegarono tutto ciò che avevano in testa, i progetti, per l’Inter e per me. Chiuse le chiamate ci misi un secondo a decidere: l’Inter era roba per me. E in questo momento so di essere nella squadra top della mia carriera, perché non c’è dubbio che sia una delle più forti e importanti d’Europa – rivela Jovetic -. Io sempre infortunato? Ecco, chiariamo questa storia. Che non mi fa incazzare né infastidire troppo, ma va chiarita. Ho avuto dei problemi a Manchester, non posso negarlo. Ma non giocavo nemmeno quando stavo bene. Anzi, benissimo. Detto che dovete presentarmi un giocatore che non ha mai avuto infortuni durante l’anno, sembra ormai diventata una moda dire che Jovetic s’infortuna sempre. Se succede, capita come a tutti. Quindi basta con questa storia. Ora direi di essere al settanta-ottanta per cento di forma. Scudetto alla portata? Questa parola non va pronunciata oltre al fatto che le candidate sono Juventus e Roma e poi ci siamo noi, Napoli, Fiorentina, Milan e Lazio. Terzo posto sì, quello si può dire: perché la forza per raggiungerlo l’abbiamo. Perisic? Forte, fortissimo…”, risponde e chiude il numero dieci dell’Inter.

R.A.

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