Ronaldo-Inter, Moratti ricorda: “Decisiva la Nike”. Soffiato alla Lazio, due ‘perché’ sull’addio

Moratti e Ronaldo
Moratti e Ronaldo

RETROSCENA CALCIOMERCATO INTER / MILANO – A ‘Premium Sport – Storie di Calciomercato’, Massimo Moratti ha ricordato il clamoroso affare Ronaldo, preso dal Barcellona nell’estate 1997: “L’avevo conosciuto anni prima del suo arrivo in Italia, era venuto a trovarmi quando giocava ancora in Olanda. Mi disse che gli avrebbe fatto piacere giocare da noi, venire all’Inter, e allora io… Poi non sai se i calciatori dicano mai tutta la verità, però venne volentieri”. Per l’approdo del ‘Fenomeno’ in nerazzurro fu decisiva la “Nike“, “Eravamo in trattativa con il marchio – aggiunge l’ex patron interista -, le due cose potevano incastrarsi, il Barcellona chiedeva 40 miliardi di lire. Stavo andando a Padova quando mi chiamarono per dirmi che l’operazione poteva farsi“. Fu un acquisto assai oneroso per il club nerazzurro: 48 miliardi più Iva per l’intera clausola rescissoria. Poi il Barça si appellò alla FIFA ottenendo un indennizzo di 4,5 miliardi. In totale Ronaldo costò all’Inter ben 52,5 miliardi. Moratti lo strappò alla Lazio, che fu davvero vicinissima. Poi, nelle ultime ore del mercato estivo 2002 – dopo il 5 maggio e dopo che Ronaldo aveva vinto ‘da solo’ il Mondiale sud-coreano – giunse il burrascoso e inaspettato divorzio. Secondo Moratti “Ronaldo andò via (trasferendosi al Real Madrid per 45 milioni di euro) perché, dopo due anni difficili causa infortuni, voleva cambiare tutto quello che aveva intorno”. Per Branchini, invece, ovvero per l’agente che curò il suo passaggio all’Inter, “l’addio nacque da una cattiva relazione tra Ronaldo e Cuper. Si trovava a disagio e stranamente la società scelse Cuper. Non si sa per quale motivo… Solo in Italia è stato ritenuto un grande allenatore“.

R.A.

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