Fassone bravo dirigente, ma all’Inter non mancherà

Marco Fassone
Marco Fassone

INTER ADDIO FASSONE / MILANO – La notizia avremmo voluto darla noi, ma solo per una questione giornalistica. Purtroppo le ‘veline’ arrivano quasi sempre a giornali e tv mainstream… Comunque l’addio di Fassone, o meglio il licenziamento di Fassone nessuno se lo aspettava. Tantomeno adesso che stava quasi per riuscire a prendersi la completa stima degli interisti. Fassone è un bravo e onesto dirigente, da troppi denigrato, che con l’arrivo di Bolingbroke ha iniziato a occuparsi di ‘calcio’ in senso stretto, e di mercato, materie che non sono mai state di sua pertinenza per non dire conoscenza. Cioè ha adempiuto a un lavoro non suo (lui che è ‘esperto’ in marketing e affini), anche se con ottimi risultati, in riferimento all’estate appena conclusa, in coppia con Ausilio che, va ricordato, almeno fino a quando aveva più poteri in mano avrebbe voluto far fuori a vantaggio di Bigon. Il tutto ai tempi di Mazzarri. Non era è non è la figura che servirebbe a Thohir – e che sarebbe servita anche a Moratti -, cioè un manager di grande personalità e una vasta conoscenza calcistica (non lo sarebbe né Bolingbroke né tantomeno Zanetti), figura che oggi, almeno in parte e con ovvi limiti, viene rappresentata da Mancini. Per concludere: Fassone non mancherà all’Inter, come l’Inter non mancherà a lui, che ha il curriculum per poter trovare subito una nuova occupazione. Magari per tornare a fare il suo mestiere proprio alla Juventus, che con l’addio di Calvo (il quale ha rotto con Andrea Agnelli per motivi del tutto noti) ha vacante il ruolo di responsabile dell’area marketing.

Raffaele Amato

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