Chievo-Inter, Mancini: “Partita difficile. Su Fassone…”. Poi ‘attacca’ Dunga

Roberto Mancini
Roberto Mancini

CHIEVO-INTER CONFERENZA MANCINI / APPIANO GENTILE – Domani un’Inter un po’ scossa dalle ultime vicende societarie proverà a vincere la quarta partita consecutiva – ad apertura campionato non accade dalla stagione 2002-2003, allenatore Cuper – per confermarsi in testa alla classifica. Ma al ‘Bentegodi’ non sarà una gara facile, il Chievo ha finora vinto ad Empoli, stravinto contro la Lazio e quasi battuto la Juventus a Torino. La squadra di Maran è seconda in classifica, gioca un calcio pratico, organizzato e davanti può contare su un terzetto niente male che già ha realizzato sette gol. Alla vigilia della gara ha parlato in conferenza stampa il tecnico nerazzurro Roberto Mancini.

“Ringrazio Fassone per il supporto che mi ha dato, gli auguro le migliori cose per il futuro ma ora dobbiamo pensare al Chievo: sarebbe importante continuare a vincere, anche se sappiamo che sarà una partita difficile per tanti motivi: per esempio l’ottimo momento degli avversari e l’orario in cui giocheremo. Formazione? Ho qualche dubbio. Ma anche se cambieremo qualcosa, la squadra non avrà problemi. Jovetic riposerà? Vediamo. Oggi decideremo se convocare Miranda e Juan Jesus, che non stanno ancora bene. Perché Miranda è stato convocato dal Brasile anche se infortunato? Non lo so, però la Nazionale verdeamarelo avrebbe dovuto chiamarci per sapere le sue condizioni prima di convocarlo… In vista di domani dobbiamo tenere alta la concentrazione, il derby e tutto il resto non devono condizionarci. Ranocchia potrebbe giocare domani? E’ una possibilità. L’uscita di Fassone potenzierà il tuo ruolo? No, io sono e resto un allenatore. Ruolo di Perisic? Nel derby ha fatto il trequartista perché non avevo avuto tempo per provare soluzioni diverse al 4-3-1-2. Lui è un esterno ma, siccome è un giocatore intelligente, può giocare anche dietro le due punte, dove domenica secondo me ha fornito una buona prestazione. In futuro Brozovic verrà utilizzato più da interno o più da trequartista? Da interno. Kondogbia più avanzato stile Touré? Geoffrey è ancora giovane, gli manca esperienza. Però devastante potrebbe diventarlo anche da mezz’ala. Può e deve migliorare. Questione stadio? Ogni squadra italiana dovrebbe averne uno di proprietà. Obiettivi? Vedremo dopo la decima giornata”.

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