Inter, l’analisi: ”Vince soffrendo, col bel gioco sarà da scudetto”

I giocatori dell'Inter festeggiano la vittoria contro il Chievo
I giocatori dell’Inter festeggiano la vittoria contro il Chievo

INTER ANALISI GIOCO / MILANO – Luig Garlando, firma de ‘La Gazzetta dello Sport’, ha analizzato il momento dell’Inter dopo le 4 vittorie di fila in campionato: “Dopo ognuna delle quattro vittorie dell’Inter, almeno un osservatore ha commentato: «Risultato ingiusto». Ci fosse ancora l’indimenticato Peppino Prisco probabilmente se la caverebbe così: «Altre 34 partite del genere e festeggeremo volentieri uno scudetto immeritato». In sintesi: non si vincono per caso quattro partite consecutive in Serie A. Le vittorie di Mancini sono tutte sofferte e tutte per un solo gol di scarto: ciò è riconducibile grazie ad una struttura solida, buona organizzazione, recuperata affidabilità difensiva, disponibilità al sacrificio. Felipe Melo è il simbolo di una talentuosa fisicità che nel nostro campionato paga sempre. Oggi l’Inter sa distillare un golletto e invecchiarlo in botti di rovere fino al 90’, visto che rischia poco o nulla. Cosa impensabile un anno fa. Deve crescere invece la produzione offensiva: quanti uomini porti a supporto degli attaccanti? Ecco, qui l’Inter non c’è ancora. Icardi e Jovetic se la sono giocata da soli con la mediana troppo lontana, Juventus e Roma (anche il Milan di sabato) sono più disinvolte nell’aggressione di massa all’area. Le prospettive di questa Inter, tuttavia, non vanno pesate con ciò che fa in campo ma con ciò che potrebbe fare: questa squadra ha grandi potenzialità e anche se oggi non è da scudetto, quando comincerà a giocare bene non le mancherà niente per diventarlo a breve. Anche perché la giornata di ieri ha ricordato quale vantaggio sia una settimana di lavoro scarica di coppe”.

S.M.

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