Mancini a processo: “Ecco quanto prendevo dall’Inter di Moratti”

Roberto Mancini
Roberto Mancini

INTER MANCINI BANCAROTTA MORATTI / ROMA – Da Milano a Roma, dall’Inter a un tribunale. Nell’udienza preliminare del processo, svoltasi a Roma, che lo vede imputato per bancarotta fraudolenta da 1 milione e 800mila euro della Img Costruzioni e per riciclaggio, Roberto Mancini ha rilasciato alcune dichiarazioni che riportano alla mente quelle rilasciate qualche anno fa dal politico e ministro Scajola: “Dopo il 2008, quando finì il mio rapporto con l’Inter, ero a casa a non fare nulla per la prima volta in trent’anni e così iniziai a fare un po’ di conti – ha detto il tecnico nerazzurro, come riportato dal ‘Corriere della Sera’ -. E venne fuori che c’erano due appartamenti comprati e poi venduti a mia insaputa, di cui non mi erano mai stati dati i soldi. Mi accorsi che Gagliardi (allora suo avvocato, ndr) aveva una procura generale a fare qualsiasi cosa, datagli da mia moglie a mia insaputa, così revocai la procura all’avvocato e mi intestai tutte le quote della società Camilla nel 2009″.

Non solo, Mancini ha anche rivelato quanto Moratti lo pagasse per allenare l’Inter: “6 milioni netti“. Cifra che raggiunse al terzo se non quarto anno di Inter, peraltro già nota ad addetti ai lavori e non.

R.A.

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