Palermo-Inter 1-1, le pagelle: ok Miranda, sorpresa Biabiany. Delude Icardi

Mauro Icardi e Stevan Jovetic
Mauro Icardi e Stevan Jovetic

PALERMO-INTER PAGELLE / PALERMO – Deludente pareggio per l’Inter nell’anticipo serale contro il Palermo. Al ‘Barbera’ le squadre si studiano per tutto il primo tempo collezionando poche occasioni, poi i nerazzurri passano con Perisic. Sembra che la gara sia ben indirizzata per Mancini e i suoi, che però in pochi minuti subiscono il pareggio rocambolesco dei rosanero e poi restano in dieci per l’espulsione di Murillo. Finisce 1-1.

 

 

INTER

Handanovic 6,5 Un grande intervento in avvio, si ripete a metà primo tempo su Vazquez. Beffato dal gol fortunoso del Palermo (nato da un tiro dell’italo-argentino rimpallato addirittura tre volte prima di finire su Gilardino), ma anche poco reattivo nell’occasione.
Nagatomo 6 E’ la grande sorpresa della gara. Mancini lo getta nella mischia a sorpresa, lui ripaga il tecnico con una prestazione fatta di corsa più che di giocate interessanti. Sufficienza risicata per il giapponese.
Miranda 7 Monumentale, annulla Gilardino e Vazquez per tutta la gara e non ha particolari responsabilità sul fortunoso gol dell’1-1.
Murillo 6 Ottimo primo tempo per il colombiano, sempre attento e puntuale quando chiamato in causa. Nel finale viene espulso per doppia ammonizione per aver atterrato Vazquez sul limite dell’area nerazzurra (in realtà l’italo-argentino, peraltro già ammonito per simulazione, accentua clamorosamente la caduta).
Telles 6 Buona partita per il brasiliano, bravo in fase difensiva e positivo anche quando si avventura in avanti. A metà ripresa trova Jovetic con un assist col contagiri, ma il montenegrino sciupa.
Guarin 6 Gioca fuori ruolo e va a sprazzi. In due occasioni ritarda troppo la conclusione facendosi murare, e concedendo ripartenze importanti per il Palermo. Nel finale, l’azione fotografia della sua partita: prima scarta tre uomini percorrendo il campo con una falcata imprendibile, poi calcia in porta evitando di servire uno dei compagni che lo avevano seguito. Poi ci prova con un tiro che viene sventato da Sorrentino sulla traversa.
Medel 6 In avvio annichilisce Lazaar con uno straordinario recupero in scivolata. Il cileno disputa un’ottima partita ed è utile quando c’è da soffrire, ma in fase di ripartenza rallenta troppo il gioco mostrando i suoi limiti cronici in fase di impostazione.
Kondogbia 5,5 Qualche buono spunto quando gioca nella sua posizione, ma anche qualche imprecisione di troppo. Sul finire del primo tempo rischia la seconda ammonizione per un intervento poco chiaro su Vazquez, e Mancini sceglie di sacrificarlo in avvio di ripresa per evitare .
> dal 56′ Biabiany 7 Due buone giocate difensive, poi l’ottimo assist che manda in porta Perisic. Nel finale si invola in area rosanero, ma Sorrentino gli nega la gioia del gol nel giorno del suo nuovo debutto all’Inter. Nel complesso si mostra più utile di tanti suoi compagni più quotati, potrà dire la sua per il resto della stagione.
Jovetic 6,5 E’ l’unico nerazzurro a prendersi la responsabilità di inventare qualcosa. In avvio di ripresa ci prova con una punizione molto insidiosa, poi inventa una gran giocata da cui nasce il gol firmato Biabiany-Perisic. Poco dopo l’1-1 rosanero sciupa un’occasione di testa su ottimo assist di Telles.
> dall’85’ Ranocchia sv
Perisic 6 Si dà molto da fare, ma nel primo tempo non incide in avanti. In avvio di ripresa trova il gol col minimo sforzo, mandato in rete da un assist al bacio di Biabiany. Ci si aspetta comunque di più da lui: un gol a porta vuota naturalmente non può bastare.
Icardi 5 Gli arrivano pochissimi palloni giocabili, lui certamente ci mette del suo non gestendoli al meglio e non apparendo particolarmente in palla.
> dal 78′ Ljajic 6 Buona prestazione, nel poco tempo che gli viene concesso dimostra di poter essere una valida alternativa in attacco.

Mancini 6 Non si può dire che non sia stato bravo a sparigliare le carte: il tecnico jesino propone una mediana inattesa e Nagatomo al posto di Santon. Scommessa vinta a metà per il ‘Mancio’, che si rifà ampiamente con l’intuizione Biabiany (subito assist per Perisic). A deludere è però la scarsa mentalità della squadra, che ha una flessione proprio nel momento in cui avrebbe dovuto insistere per chiudere la partita. Positiva invece la capacità di resistere agli assalti avversari per poi trovare il gol: per perforare i nerazzurri, il Palermo deve attendere il sorriso della dea bendata.

PALERMO 

Sorrentino 7 Si supera in più occasioni, molto positivo.
Struna 6,5 Fa bene, aiutato dalla scarsa verve dei nerazzurri.
Gonzalez 6 Buona prestazione in fase difensiva.
Andelkovic 6,5 Dalle sue parti l’Inter fatica parecchio.
Rispoli 6 Sufficiente, a sprazzi gioca bene.
Rigoni 6 Fatica un po’ contro il rude centrocampo nerazzurro.
> dal 90′ Chochev sv
Maresca 6,5 Buone geometrie, fa valere l’esperienza.
Hiljemark 6 Prestazione senza infamia e senza lode.
> dal 64′ Quaison 6 Ben figura quando chiamato in causa.
Lazaar 6 Crea qualche apprensione a Nagatomo.
> dall’81’ Daprelà sv
Vazquez 6 In difficoltà contro Miranda, in due occasioni sviene a comando.
Gilardino 6 Difficile dargli il merito per un gol del genere.

Iachini 6 Davanti ai propri tifosi, il tecnico rosanero sceglie di erigere il fortino e accontentarsi delle ripartenze, anche se la squadra riesce ad imporre il suo gioco verso la metà del primo tempo. Nella ripresa Mancini intuisce il modo per scardinare la difesa e l’Inter trova il vantaggio, poi il gol di Gilardino (per così dire) toglie le castagne dal fuoco ai padroni di casa.

Arbitro Doveri e assistenti 5,5 Episodi tutti sul finire del primo tempo: prima sanziona Vazquez con il giallo per simulazione dopo un rischioso intervento di Kondogbia (francese già ammonito, in caso di fallo sarebbe stato espulso), poi nega un possibile rigore ai nerazzurri quando Guarin viene trattenuto (in maniera comunque non plateale) nell’area rosanero. Nell’ultimo quarto d’ora di gara poi espelle Murillo (già ammonito) per fallo su Vazquez: un leggero tocco c’è, ma lo svenimento dell’italo-argentino – che prima del contatto aveva già spiccato il tuffo – è tanto plateale da far sorridere.

Alessandro Caltabiano

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