Da Lavezzi a Rabiot: Inter-Psg a Doha non sarà solo un’amichevole

Lavezzi e Rabiot - Getty Images
Lavezzi e Rabiot – Getty Images

CALCIOMERCATO INTER-PSG LAVEZZI VAN DER WIEL RABIOT / MILANO – Domani a Doha, ore 19.30 locali, Inter e Paris Saint Germain si sfideranno nell’ormai classica amichevole d’inverno, pre-capodanno. Ma in queste e nelle prossime ore le due società potrebbero sedersi di fronte a un tavolino per mettere a punto, trattare e magari chiudere alcuni affari di calciomercato. Coi francesi potenziali venditori e il club di corso Vittorio Emanuele potenziale compratore di almeno tre giocatori che attualmente sono nella rosa di Blanc. Il primo, ovvero il più desiderato da Mancini è ovviamente Ezequiel Lavezzi: l’argentino è in scadenza di contratto ma il suo agente ha più volte detto che non lascerà Parigi a gennaio, anche perché il boss Al-Khelaifi non vuol privarsene a stagione in corso. Ecco perché per provare ad accaparrarsi il suo cartellino Ausilio dovrebbe mettere sul piatto almeno 4-5 milioni di euro, altrettanti – per i prossimi tre anni e mezzo – ne dovrebbe offrire al ‘Pocho’, inseguito pure da club inglesi, dal Valencia, dalla Juventus e dal Barcellona. Lavezzi ha comunque voglia di tornare in Italia, subito o fra sei mesi.

Il secondo è Gregory van der Wiel, sempre in scadenza di contratto: l’olandese piace al Chelsea, il Psg potrebbe liberarlo nel mercato ‘di riparazione’ dietro indennizzo da 3-4 milioni. Il suo agente, tale Mino Raiola, è già da mesi alla ricerca di una nuova sistemazione. All’Inter è molto gradito, ma il suo approdo alla Pinetina sarebbe enventualmente solo conseguenziale alla partenza di uno-due terzini (Montoya e Santon su tutti, ndr). Il terzo è Adrien Rabiot, gioiellino classe ’95 che negli ultimi giorni ha prima manifestato il desiderio di cambiare aria già a gennaio per poi, attraverso il suo procuratore, fare marcia indietro: il centrocampista francese è nel mirino di Napoli, Roma e Juventus, solo per citare squadre italiane. Il club transalpino ci punta però non lo riterrebbe incedibile di fronte una offerta di 12-15 milioni di euro. Difficile, invece, che possa accettare la formula del prestito più riscatto.

Raffaele Amato

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