Inter che sarà: variabili Icardi e Mancini, due colpi a costo zero

Ever Banega in azione ©Getty Images
Ever Banega in azione ©Getty Images

CALCIOMERCATO INTER FUTURO ICARDI MANCINI / MILANO – Il mercato invernale dell’Inter si è chiuso senza il botto. Nella sessione che si è appena conclusa i nerazzurri sono riusciti a prendere solo Eder grazie alla cessione di Guarin ai cinesi dello Shanghai Shenhua. Ausilio ha badato soprattutto a sfoltire l’organico: piazzati Dodò e Ranocchia all’amica Sampdoria e restituito l’ìmpalpabile e meteora Montoya al legittimo proprietario, ovvero il Barcellona che lo ha subito rigirato a titolo temporaneo al Betis. Il ds ha però anche lavorato in proiezione della prossima stagione. Due o quasi i colpi a parametro zero messi a segno: Ever Banega, che il Siviglia non ha voluto mollare subito e con il quale l’Inter ha raggiunto l’accordo per un triennale da circa 3 milioni netti (farà le visite mediche dopo il 13 febbraio, ndr), e forse Ezequiel Lavezzi. L’argentino è nel mirino pure di Chelsea e Barcellona, e nelle ultime ore pare abbia ricevuto una ricchissima offerta (8-10 milioni annui, riporta ‘Sky Sport’) dallo Shanghai di Guarin, ma è molto probabile che dopo la fine dell’avventura col Paris Saint Germain scelga di tornare in Italia. D’altronde il suo agente, Alejandro Mazzoni, ha già detto sì all’offerta di Ausilio: 3,5 milioni per i prossimi tre anni.

Va detto che nel mercato estivo il club nerazzurro farà modifiche importanti anche a centrocampo (è stato ‘bloccato’ Soriano e riattivata la pista Diarra col Marsiglia. E sullo sfondo resta il ‘sogno’ Touré, non più impossibile dopo l’approdo di Guardiola al Manchester City) e in difesa. Sugli esterni uno dei primi obiettivi sarà Widmer, che sarebbe potuto arrivare già a gennaio se fossero ‘usciti’ uno tra Santon e Nagatomo. Mentre per il pacchetto dei centrali è certo che torneranno in auge i nomi di Lacroix (Sion) e Rolando. Ma a fine stagione obiettivi e strategie potrebbero cambiare, anzi stravolgersi ‘a causa’ di Icardi e Mancini. Il rapporto tra il tecnico e il capitano dell’Inter sembra si sia rotto definitivamente, quindi la conferma di uno escluderebbe quella dell’altro (o viceversa), con naturali conseguenze (positive o negative) sul futuro tecnico, tattico ed economico del club nerazzurro.

Raffaele Amato

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