Futuro ‘San Siro’: Inter e Milan restano distanti. Il punto

Michael Bolingbroke e Barbara Berlusconi nello store di 'San Siro' ©Getty Images
Bolingbroke e Barbara Berlusconi nello store di ‘San Siro’ ©Getty Images

INTER MILAN FUTURO SAN SIRO / MILANO – L’incontro avvenuto ieri a ‘Casa Milan’ tra il club nerazzurro, rappresentata da Thohir e il CEO Bolingbroke, e quello rossonero, rappresentato dall’Ad Barbara Berlusconi, ha solamente ribadito la distanza di vedute e di programmi che c’è tra Inter e Milan per quanto riguarda il futuro di ‘San Siro’. Previsto a giugno un nuovo summit.

IL PROGETTO DELL’INTER – Thohir vuole acquisire dal Comune di Milano i diritti di superficie del ‘Meazza’. Necessario un investimento di circa 150 milioni di euro, come riporta il ‘Corriere dello Sport’, che prevede la riqualificazione o l’abbattimento del terzo anello e la creazione di nuove zone accoglienza con possibile interessamento dell’ex area Trotto. All’ANSA, prima dell’incontro, Thohir ha dichiarato che “il modello da seguire per quanto riguarda lo stadio è la Juventus, che dal suo impianto – solo per quanto concerne la biglietteria – incassa 40 milioni l’anno. Muovendoci nella stessa direzione si possono incrementare di 15-20 milioni di euro gli incassi per ciascuna società. Invece, se ci saranno ulteriori ritardi, il rischio è di venire sorpassati da Roma e Fiorentina”.

LA POSIZIONE DEL MILAN – La società rossonera, che per due anni ha lavorato inutilmente per la costruzione di un proprio impianto in zona Portello, non ha molta voglia di investire circa 70 milioni per il restyling del ‘Meazza’, cosa che in parte sta già avvenendo in vista della finale di Champions League, mentre il piano di riqualificazione o abbattimento del terzo anello non la convince perché manca la certezza che i ricavi derivati coprano l’investimento necessario.

R.A.

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