Inter, Thohir-Zhang: accordo in 4 punti

Thohir e Zhang al 'Meazza' ©Getty Images
Thohir e Zhang al ‘Meazza’ ©Getty Images

INTER THOHIR ZHANG SUNING / MILANO – La trattativa per l’ingresso del gruppo cinese Suning Commerce Group nell’Inter è in fase avanzata. La conferma arriva dal direttore della comunicazione nerazzurra Robert Faulkner che al ‘China Daily’ ha rivelato: “Alcuni gruppi cinesi si sono interessati ad una partnership con noi, ma la trattativa con il Suning è quella più avanzata complice la loro visita a Milano”. Quattro sono i punti fermi dell’accordo raggiunto tra il presidente Thohir e Zhang come riportato dal ‘Corriere dello Sport’, che potrebbe essere suggellato con l’arrivo di un calciatore cinese (Linpeng?) alla Pinetina, più per questioni di marketing che per rinforzare la rosa:

1) La volontà del Suning di apprendere il know-how dell’Inter per trasferirlo all’altra squadra di proprietà, il Jiangsu di Nanchino. Zhang, su input del presidente cinese Xi Jimping, è uno degli imprenditori che si è lanciato nella missione di far crescere il calcio nel suo Paese e perché ciò riesca, una collaborazione ‘standard’ con i settori giovanili (una di quelle che hanno anche vari club spagnoli o inglesi) non basta: serve un legame più profondo, a livello azionario.

2) Il Suning ritiene l’Inter una società in crescita, con un piano industriale ‘certificato’ da Goldman Sachs. Un investimento fatto adesso sul 20-30% delle azioni porterà un guadagno futuro perché il loro prezzo crescerà con la diminuzione del debito e con la qualificazione in Champions.

3) Il Suning vuole portare il suo nome (e i suoi affari…) in Europa dopo che aver aperto 1.600 punti vendita tra Cina, Giappone e Hong Kong. Il trampolino nerazzurro, in ottica futura, può essere prezioso, anzi strategico esattamente lo sono gli investimenti di China Media Capital and Citic Capital nel Manchester City e di Wanda nell’Atletico Madrid.

4)  Thohir ha creato un legame con Zhang e tra i due, entrambi proprietari di canali televisivi, l’intesa può avere contorni più ampi e abbracciare il mondo dei media. Il calcio insomma sarebbe solo il primo passo di una collaborazione ad ampio respiro.

M.R.

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