Gabigol-Inter, no al rinnovo col Santos. La famiglia visita Milano?

Gabigol ©Getty Images
Gabigol ©Getty Images

CALCIOMERCATO INTER / MILANO – Gabigol, il futuro prende forma. Il promettente attaccante del Santos, attualmente impegnato ai giochi olimpici con la sua Nazionale, deciderà il suo futuro al termine della manifestazione sportiva e non è escluso che – pur accordandosi con un club europeo – possa restare in Brasile fino a dicembre. Sul tavolo restano le offerte di Inter, Juventus e Leicester City, con i nerazzurri favoriti, tanto che secondo ‘GianlucaDiMarzio.com’ la famiglia del ragazzo starebbe valutando l’idea di un viaggio a Milano per conoscere l’ambiente interista e visitare le strutture del club.

Non è l’unica novità per quanto riguarda la situazione del gioiello di Sao Bernardo do Campo. Il calciatore, che il 30 agosto compirà 20 anni, pare aver rifiutato il rinnovo offertogli dal suo attuale club perché convinto di approdare in Europa nell’immediato. È ‘UOL Esporte’ a far luce sulla situazione, aggiungendo che, oltre ai bianconeri e al club campione della Premier League, i nerazzurri dovranno guardarsi le spalle anche dall’Atletico Madrid.

Intanto, a pochi giorni dalla doppietta con cui ha steso la Danimarca, Gabigol ha raccolto anche l’elogio della ‘Gazzetta dello Sport’, che nella sua edizione odierna lo ha descritto così: “Gabi piace a tanti. Nell’olimpica parte a destra per rientrare col sinistro e poi si sposta. Scambia la posizione con Neymar, con Gabriel Jesus, con Luan. Usa spesso un piede solo, il mancino, ma il tocco c’è. In prospettiva Internazionale invece il discorso è più complesso. È opinione abbastanza diffusa che Gabriel non sia una prima punta: può passare in area e fare male, non viverci. Poco male, avrà un futuro da seconda punta o attaccante esterno. Di sicuro dovrà familiarizzare con le difese europee – a volte tiene troppo la palla – e cancellare i dubbi sull’atteggiamento. Il prezzo non è ancora esagerato e Gabi probabilmente vale il rischio: ha margini e un sinistro sopra media. Soprattutto, ha un soprannome che parla. Il gol non si insegna e lui ha imparato da piccolo come si fa”.

Alessandro Caltabiano

Impostazioni privacy