Inter, Moratti: torno ad una condizione. Ma c’è chi può impedirglielo

Retroscena Moratti
Massimo Moratti ©Getty Images

INTER NEWS MORATTI THOHIR / MILANO – C’è grande fermento in casa Inter per i nuovi sviluppi delle vicende societarie. Le parole rilasciate ieri da Massimo Moratti risuonano ancora negli uffici di Corso Vittorio Emanuele: “Cosa risponderei se Suning mi chiedesse di tornare presidente? Se è per questo, i cinesi me lo hanno già chiesto… onestamente però non so cosa risponderei. Essere presidente è un’onore, e provo tanta nostalgia nei confronti del sentimento della gente, dei tifosi”. Secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’, però, l’ex patron nerazzurro avrebbe imposto una condizione per il suo ritorno: l’uscita di scena di Thohir. “Ha avuto problemi nel gestire un giocattolo più grande del previsto. Con i cinesi adesso mi sento al sicuro, hanno tante possibilità e vogliono fare una grande squadra” la stoccata morattiana al tycoon indonesiano accusato di essere stato un proprietario prima ed un presidente poi troppo lontano dal mondo nerazzurro.

Il diritto di veto di Thohir

Fare leva su Suning per sbarazzarsi di Thohir sarebbe quindi il piano di Moratti? Ammesso e non concesso che lo sia, c’è da fare i conti con lo statuto del club che dà il coltello dalla parte del manico all’attuale presidente. Finché sarà in possesso di almeno il 10% delle azioni (oggi è al 31,05%), infatti, avrà potere di veto sulla nomina di nuovi dirigenti. Quindi Thohir dovrebbe prima cedere tutte le sue quote a Suning, ma potrebbe rimandare la questione se l’Inter dovesse qualificarsi alla prossima Champions League, diventando una società più redditizia e potendo mettere a segno una grossa plusvalenza con la cessione.

Maurizio Russo

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