Inter, Santon: “Non sono ‘rotto’ e non capisco Mancini. Ora sogno il Mondiale”

Inter, Davide Santon (Getty Images)
Inter, Davide Santon (Getty Images)

INTER SANTON / MILANO – Con Frank de Boer un giocatore è tornato alla ribalta dopo un’estate turbolenta, tra cessioni mancate, visite mediche non superate e illazioni o mezze verità circa il suo stato fisico. Quel giocatore è Davide Santon: “Al mister devo molto – le parole del terzino nerazzurro ai microfoni di ‘Tuttosport’ -. Quando è arrivato, mi ha subito parlato. Sapeva che avevo affrontato un’estate difficile, che avevo bisogno di allenarmi e di tempo per tornare al 100 per cento. Mi ha detto che aveva intenzione di schierarmi titolare e così è stato. Per un giocatore è importante sentire la fiducia del suo allenatore: dopo le parole di De Boer ho infatti maturato la convinzione che, se mi fossi allenato per bene, avrei potuto giocarmela con tutti”.

Inter, Santon tra Mancini e il ‘sogno’ Mondiale

Santon non ha invece riservato parole dolci per Mancini: “Continuo a non capire perché abbia voluto riprendermi per poi, dopo appena mezza stagione, decidere che non andassi più bene. Nell’ultimo derby mi ha un po’ mandato al massacro: non giocavo da quattro mesi, mi ha spedito in campo senza che me lo aspettassi quando non ero pronto per giocare né mentalmente né fisicamente. Ciò non toglie che sarò sempre grato a Mancini per avermi riportato all’Inter”. Comunque il terzino non ci sta a passare per un giocatore ‘rotto’: “E’ vero, Il mio ginocchio va gestito. Non posso certo giocare 5 partite in 15 giorni, ma da qui a non passare le visite mediche ce ne passa. Invece è successo, ma i dottori che mi hanno detto no possono pensarla come vogliono, io posso giocare e non ho problemi. Come peraltro è sotto gli occhi di tutti…”.

Ora il sogno è il Mondiale con la maglia azzurra “Ho avuto la fortuna di andare in Nazionale ai tempi di Lippi con Cannavaro capitano, poi ho avuto l’opportunità di andare in Sudafrica quando Lippi mi chiamò a casa e mi disse ‘io voglio che tu venga al Mondiale’, però ero stato appena operato al ginocchio e, dopo aver fatto tutta la riabilitazione, non potevo certo andare al Mondiale – racconta Santon -. Quella è stata un’opportunità svanita, come l’Europeo in Israele con l’Under 21 quando l’Italia è andata in finale. Anche lì mi ha bloccato uno stiramento al flessore sinistro patito in una delle ultime convocazioni. Sono in debito con la Nazionale e giocare un Mondiale per me sarebbe una grande rivincita“.

R.A.

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