Juan Jesus, l’agente: “Ha bisogno di tempo. Quando era all’Inter volevano…”

Juan Jesus alla Roma ©Getty Images
Juan Jesus alla Roma ©Getty Images

INTER NEWS / ROMA – Non è cominciata nel migliore dei modi l’avventura di Juan Jesus alla Roma. Come all’Inter, il difensore brasiliano ha inanellato una serie di prestazioni negative e il suo agente, Roberto Calenda, è intervenuto ai microfoni di ‘Vocegiallorossa.it’ per rispondere alle critiche: “Se ne parla troppo e in modo esagerato. Il mio assistito è forte ed è abituato alle pressioni, ha giocato Olimpiadi e derby con Brasile e Inter, non è certamente alle prime armi. Si sta ancora adattando alla nuova squadra e ci vuole un po’ di pazienza, dopo tanti anni a Milano non è facile ricominciare. Alcune critiche sono giuste, costruttive e oneste, ma è normale che ci siano difficoltà perchè questa Roma attacca in modo spettacolare ma ha bisogno di una fase difensiva diversa e più studiata. Non è un alibi, vorrei solo che si valutasse la situazione nel suo complesso: lui si adatta a ogni posizione, si sacrifica sempre e mette la squadra davanti a tutto, perciò mi sembra sbagliato farlo sempre passare come il colpevole in ogni cosa. Noto uno strano pregiudizio quando si parla di lui, se fa un errore viene criticato ma se ferma Candreva e Callejon non si dice niente. Dopo la prestazione contro il Napoli ha preso un 5,5 in pagella. Ma come? Fino al giorno prima si diceva “Pericolo Callejon’, il giorno dopo “Juan non convince” ma “Callejon inesistente”. Ma scusate, chi l’ha marcato Callejon? Oppure si esalta tanto la difesa a tre e mezzo, senza però dire che è Juan a renderla possibile con la sua duttilità. In queste cose vedo un pregiudizio”.

“Ai tifosi chiedo che si fidino dei loro occhi e del loro cuore, che è sicuramente più puro di quello di tanti che danno i numeri. E chiedo di stare vicino a un giocatore che a Milano volevano capitano dell’Inter, e che ora si sta ambientando a Roma. Fatelo sentire importante e lui vi ripagherà. Non date ascolto a chi ha interesse a farlo fallire per altri fini o scopi personali, giudicatelo per quello che fa, e alla fine vedremo e tireremo le somme”.

A.C.

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