Inter-Roma, Pioli: “Non ha senso nascondersi, vogliamo vincere”. Poi risponde a De Boer!

Pioli in conferenza stampa – Getty Images

INTER ROMA PIOLI CONFERENZA STAMPA / Tempo di conferenza stampa per Stefano Pioli. A due giorni da Inter-Roma, il tecnico nerazzurro interviene nella sala stampa di Appiano Gentile per presentare ai cronisti l’imminente sfida con i giallorossi, sfida tra l’altro fondamentale per la corsa alla Champions League. Diretta testuale su Interlive.it.

Sfida decisiva? È importantissima, ed è evidente. Noi abbiamo fatto di tutto per arrivare a questa partita con gli avversari non troppo lontani in classifica, adesso vogliamo provare a insistere e metter sotto un avversario molto forte. A livello mentale ci stiamo preparando come facciamo sempre, siamo pronti a giocare da squadra solida, compatta e che ha delle qualità. Sappiamo che possiamo far bene anche contro avversari forti, è inutile che ci nascondiamo, volevamo arrivare bene a questo appuntamento e lo abbiamo fatto con gli ultimi risultati, adesso conteranno questi 95′. Si affrontano due squadre forti, abbiamo numeri molto simili, 8 punti son tanti ma i valori si assomigliano, tutti proveremo a esaltarci e vincerà la squadra che colpirà meglio i punti deboli avversari. Ranieri? Quello che ha fatto resterà nella storia, questa è la cosa principale… e poi credo che non c’è mai fine al peggio”.

I contropiedi della Roma? Sappiamo che loro sono molto pericolosi perché hanno un attacco molto forte, e sappiamo che dobbiamo mantenere delle buone posizioni in campo per non soffrire e per evitare le ripartenze della Roma. Io alla Roma? Ci fu un contatto prima che prendessero Luis Enrique, ci siamo incontrati due volte ma poi hanno fatto altre scelte. È stato un casting anche quello, non è andato bene ma fortunatamente è andato bene quello che contava davvero, quello di adesso”.

Gli viene fatto notare che la Roma è la squadra che lo ha battuto più volte: “I grandi numeri sono fatti per essere cambiati e speriamo che sia la volta buona. Io per approccio non sono abituato a guardare troppo il passato, conta solo quello che si può fare adesso, dobbiamo restare concentrati sul nostro lavoro e provare a cambiare questi numeri un po’ più a nostro favore. Miranda? Chiaramente la sua mancanza si sentirà, ma ho le alternative per affrontare questa partita. Loro non hanno solo Dzeko ma tante altre soluzioni, l’importante per noi sarà prendere le contromisure giuste e questo vale per tutte e due le squadre, anche noi abbiamo attaccanti pericolosi. Dobbiamo credere a quello che stiamo facendo”.

Inter ancora più offensiva? “Non credo che la fase offensiva dipenda dal numero degli attaccanti. Contano i tempi di gioco, i movimenti e la voglia della squadra di fare la partita e correre a prendere le posizioni. Il problema sono gli equilibri, dobbiamo saper attaccare le zone di campo giuste e avere i tempi giusti per arrivarci. A volte si è più pericolosi giocando con pochi attaccanti e sfruttando gli inserimenti dei centrocampisti. Brozovic? Si è allenato ieri e oggi, sta facendo di tutto per esserci. Mancano ancora due sedute, se dovesse completarle entrambe potrebbe essere disponibile. Perisic contro Salah determinante? Ci sono tante zone del campo in cui conteranno i duelli individuali, le partite si vincono anche così e noi cercheremo di essere più forti di loro. Zhang? Conta molto per noi, è una persona che ha grande carisma e che esprime concetti che entrano dentro, quindi la sua presenza è molto importante per tutti. Chiaramente è qui per la partita di domani ma forse parleremo anche di futuro”.

Capitolo Champions: “Non è un’ossessione, la nostra unica ossessione è dare il massimo per vincere le partite e per ora ci stiamo riuscendo. Non è un problema essere arrivato in corsa, non ci penso, non c’è la controprova che avrei fatto meglio del mio predecessore e comunque il passato non conta, è importante solo quello che faremo da domani in poi”. Gli viene poi detto che la Roma ha ricevuto 12 rigori a favore, l’Inter solo 2: “Solitamente si dice che gli errori più o meno sono bilanciati, noi dobbiamo pensare alle nostre prestazioni ma è chiaro che, se me lo fai notare, la differenza è notevole e quindi può pesare”.

Un mio merito? Ho cercato di dare alla squadra un’identità, un modo di stare in campo, ho insistito non solo per l’aspetto tattico ma soprattutto su quello mentale. Kondogbia-Gagliardini coppia ideale? Sono ben assortiti e diversi rispetto a Brozovic sono diversi perché lui si alza di più, verticalizza di più e si muove di più. Possiamo fare bene con tutti, abbiamo tante scelte ed è un peccato che ci siano stati questi contrattempi in settimana, fortunatamente è andato tutto per il verso giusto”.

Le parole di De Boer sui miei calciatori? Alleno un gruppo di calciatori responsabili che stanno dando il massimo e che hanno avuto atteggiamenti impeccabili, quindi lavoriamo con grande rispetto e stima e così si può costruire qualcosa di importante. In discoteca a controllare non ci vado, i locali non li frequentavo da giovane e non li frequento adesso, mi auguro solo che i miei calciatori lo facciano nel modo giusto e al momento giusto. Non sento la pressione, sono qua da tre mesi e mezzo e spero di restarci anche fra tre anni. Non mi sento invecchiato, ho i capelli bianchi e ne ho pochi ma ero così anche prima, quindi sto benissimo (sorride, ndr)”.

Alessandro Caltabiano

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