Spalletti: “La mia Inter è perfetta”. Poi retroscena su Medel

Spalletti (Getty Images)

INTER SPALLETTI / “Ci si aspettava un calciomercato differente, mi ero convinto anche io di poter fare il cuoco con certi ingredienti. Ma oggi sono soddisfatto al cento per cento. Quando a Riscone dissi che mi erano state fatte delle promesse e che avrei detto tutto se non fossero state mantenute, il mercato non era completo e soprattutto non conoscevo ancora tutti i giocatori”. Così Luciano Spalletti nell’intervista ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’.

Borja Valero e Vecino sono abituati al nostro calcio, ai nostri ritmi e in più hanno carattere – ha aggiunto il tecnico dell’Inter parlando degli acquisti della sessione estiva – Timbrano ogni il cartellino e per tutto il giorno non mollano di un centimetro. Forse mancava gente così all’Inter. Skriniar? Diventerà un grandissimo difensore. Ha qualità, voglia e incredibili margini di miglioramento. Fra un anno tutti i top club mondiali ce lo chiederanno, ne sono certo. Dalbert ha un piede sinistro fantastico, ha facilità di corsa, crossa bene. Non difende male, ma deve imparare a stare dentro il reparto. E’ l’Emerson Palmieri della situazione… Karamoh, invece, è ancora un bambino. Va cresciuto e guidato con attenzione, in ogni modo ha strappi di 70-80 metri di grandissima qualità. Quando parte, brucia la terra sotto i piedi”.

Inter, Spalletti: “Ho una squadra perfetta. Medel? Ecco come è andata”

Spalletti ha poi parlato degli obiettivi nerazzurri, facendo intendere che sarà dura competere per lo Scudetto: “Noi vogliamo vincere il più possibile, ma in tante la pensano così… Juventus e Napoli sono le più attrezzate. La forza di questa Inter è che ancora incompiuta. Bisogna migliorare tutti, ma ho in mano una squadra perfetta, e ve lo faremo vedere… Abbiamo preso gente che faceva al caso nostro”. Infine ha svelato un retroscena riguardo Medel, ceduto al Besiktas: “Gli ho detto: ‘Gary, per me tu sei un trequartista’. Lui mi ha guardato come se lo stessi prendendo per il c… Sono stato sincero con lui, non gli ho garantito un ruolo da protagonista e Gary ha spessore internazionale, non è facile da tenere fuori per me, non è facile restare fuori per lui”, ha concluso Spalletti.

R.A.

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