Inter-Spal, conferenza Spalletti: ”La formazione? La fanno i miei calciatori”

Spalletti ©Getty Images

INTER-SPAL, SPALLETTI / MILANO – Conferenza stampa per il tecnico Spalletti che ha parlato non solo della gara contro la Spal ma anche di ciò che è stato e sarà dell’Inter: “La preparazione alla gara non è stata complicata, il lavoro si porta avanti tutti i giorni da quando abbiamo iniziato. Il fatto che vadano in Nazionale è solo un qualcosa in più per rendersi conto di ciò che hanno a disposizione. L’Inter ha vinto quando ha avuto in panchina un uomo forte? Vi rispondo così: nel calcio c’è una legge che dice: ‘quelli presuntuosi vengono sempre puniti’, di conseguenza qui nessuno ha la presunzione di essere più bravo. Qui c’è una società che lavora in modo corretto, moltissime persone lavorano qui e ci mettono in condizione di sviluppare il nostro lavoro al meglio. Ho collaboratori che sono la mia estensione, sono i miei occhi dietro, le mie sette-otto braccia e per me è tutto facilitato. Mi fa piacere che tu abbia citato Mourinho, è uno di quelli che ha determinato il fatto che domani ci saranno 60 mila persone. I tifosi vengono ad esprimere la loro fiducia che dobbiamo ripagare. Il merito è di Moratti, di Mourinho, di Zenga, Burgnich, Facchetti, Cambiasso, Eto’o, Ronaldo, Bergomi, Materazzi, Ibrahimovic, Milito… Il merito è loro.”

Inter-Spal, conferenza Spalletti: ”La formazione? La fanno i miei calciatori”

“Dobbiamo cominciare a ragionare come se creassimo qualcosa da cui dover andare avanti il prossimo anno. I punti fermi oggi sono Icardi, Perisic, poi? Bisogna creare i presupposti per sapere che squadra siamo ora e cosa saremo poi. Se i calciatori accettano il fatto di dover andare in Champions, vorrei andare più in là. Se un giocatore è convinto di poter dare 10, io vorrei che desse 12 o quanto meno non andare mai sotto il suo massimo. Perisic? La società ha fatto un buon lavoro, ha lavorato affinché rimanesse e lo consideriamo un grande calciatore e una grande persona. Ivan ha qualità incredibili, la sera resta sempre ad allenarsi da solo in palestra col prof. Da ciò che si dice è una persona splendida ma deve mostrarlo sul campo, ci aspettiamo tanti numeri da lui e lui è disponibile ad assumersi questa responsabilità. Scudetto? L’obiettivo è come riesci a lavorare… Non me la sento di fare promesse, dico solo che bisogna tentare di vincere tutte le partite. A cominciare da quella di domani. Il pericolo di domani è sottovalutare la partita ma non lo faremo, loro sono tre anni che fanno numeri importantissimi, hanno un gioco super collaudato, un tecnico credibile per ciò che propone, i suoi calciatori giocano a memoria. Avremo difficoltà enormi ma se le nostre intenzioni sono quelle che ci siamo detti, non ci sono scelte, dobbiamo far sì che loro in determinati momenti ci lascino lo spazio per andare di là. Gagliardini-Vecino? Gioca Gagliardini e lo sa da martedì dopo la partita di Roma. Formazione? Spesso ho dato un biglietto a tutti i miei calciatori e ho chiesto loro di scrivermi la formazione: tutti temevano di scrivere male o bene di un compagno. Anche i miei ne scriveranno undici e 7-8 li lasceranno fuori. Joao Mario? Ha fatto quello che doveva in queste partite, è stato perfetto. E’ stato fuori, poi ha cambiato la partita dando la botta del giocatore di qualità. Non esiste titolare o riserva, esiste la squadra che domani deve consumare l’altra ed essere più brava nell’aspettare il momento giusto” ha concluso.

S.M. – www.interlive.it

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