Guarin, nostalgia dell’Inter: “Voglio tornare! Sono disposto a…”

Guarin dopo il gol nel derby del 2014 (Getty Images)

CALCIOMERCATO INTER GUARIN / Non solo Lautaro Martinez. C’è un altro giocatore che vuole a tutti i costi la maglia nerazzurra: Fredy Guarin. Già proprio il colombiano che l’Inter cedette ai cinesi dello Shanghai Shenhua nel gennaio 2015: “I soldi non sono un problema, pur di tornare accetterei anche un quinto dello stipendio attuale – ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’ il quasi 32enne, che in Cina guadagna circa 10 milioni a stagione – L’anno scorso ne parlai con Ausilio, ma le condizioni economiche lo impedirono. La mia esperienza allo Shenhua sta andando bene e non mi pento della scelta, però mi mancano l’Italia e l’Inter, che è la mia famiglia”.

Calciomercato Inter, Guarin: “Mazzarri voleva scambiarmi con Vucinic. Ecco perché fui ceduto in Cina”

Il centrocampista ha poi svelato qualche retroscena riguardo il suo mancato trasferimento alla Juventus svelando i motivi che tre anni fa spinsero l’Inter a cederlo ai cinesi: “Scambio con Vucinic? Io volevo restare, fu Mazzarri a spingere per arrivare al montenegrino. Durante quel gennaio mi consideravano un traditore, ma se l’allenatore ti dice chiaramente di andare via inevitabile fare valutazioni differenti. Decisivi per la mia permanenza furono Moratti, che per me è come un padre, Zanetti e Cordoba. Ma non posso dimenticare i ragazzi della Curva e la loro manifestazione d’affetto per convincere la società a trattenermi. Due anni dopo ci fu l’addio a causa del Fair Play Finanziario. La società fu chiara: ‘Tu e Icardi siete gli unici con un valore economico importante, abbiamo bisogno di denaro”. Nessuno mi obbligò, ovvio, ma la mia cessione fu importante per le casse. Ora il mio più grande desiderio è tornare – ha sottolineato in conclusione – I soldi non mi interessano, accetterei di guadagnare molto meno. Ne parlammo già l’estate scorsa: c’era de Boer e parecchia confusione, ma volevo tornare a tutti i costi. Purtroppo la situazione economica di quel momento lo impedì”.

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